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sabato 5 luglio 2008

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Il gradimento su scuola e pubblica amministrazione

I dati di popolarità e di consenso del governo e di alcuni ministri in particolare emersi dal sondaggio pubblicato ieri da Affaritaliani.it dimostrano la abissale distanza tra l’interesse dei cittadini e il teatrino delle polemiche su politica e giustizia inscenato nelle ultime tre settimane. Il consenso ai ministri Gelmini e Brunetta è la prova di due aspetti che la politica politicante dimentica. Innanzitutto che scuola e pubblica amministrazione sono temi che stanno a cuore a una platea molto vasta di italiani i quali intendono giudicare il governo in base alla qualità dei servizi che lo Stato eroga e non certo in base alle patenti di legittimità conferite da questa o da quell’altra corporazione.

Secondo aspetto sta nella azione dei due ministri. Entrambi sono apparsi decisi e del tutto indifferenti alle politically correct sindacale e di sinistra che ha dominato la vita pubblica dagli anni ‘70 in poi. La Gelmini ha mandato via i responsabili dei gravi errori degli esami di maturità restituendo un po’ di dignità alla scuola. Brunetta con le diverse “operazioni trasparenza” ha restituito agli italiani fiducia in un apparato opaco e ritenuto mondo di privilegi e di furberie.


Basterebbero queste considerazioni per mon preoccuparsi più di tanto delle minacce esercitate da qualcuno che oggi possiede registrazioni acquisite forse illegalmente e che avrebbero dovuto essere immediatamente distrutte perché prive di qualunque valore giudiziario. Nei giorni scorsi nel Palazzo era alta la tensione per la possibile pubblicazione di queste intercettazioni. Ma al di fuori del Palazzo questa questione non interessa nessuno. È bene allora non farsene distrarre più di tanto, procedere con determinazione nell’azione di riequilibrio dei poteri dello Stato senza sapere nella trappola che vuole ridurre la politica a uno scontro tra governo e magistrati. Il governo sta facendo bene e dovrebbe far tesoro di questi suoi successi.

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