Gianfranco Fini è il presidente della Camera dei deputati. Al quarto scrutinio ha raccolto 335 voti, le opposizioni hanno votato scheda bianca. Nel suo discorso d'insediamento, riferendosi al 25 aprile e al Primo maggio, ha sottolineato che "celebrare la ritrovata libertà dell'Italia e la centralità del lavoro è un dovere cui nessuno deve sottrarsi". Elogi da Napolitano: "Discorso certamente non di parte". Berlusconi vede Montezemolo a Palazzo Grazioli. E nel Pd Soro eletto capogruppo, 10 voti a Bersani.
mercoledì 30 aprile 2008
FINI ELETTO PRESIDENTE DELLA CAMERA
martedì 29 aprile 2008
ALEMANNO: "SARO' IL SINDACO DI TUTTI ROMANI"
Il neo primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, e' già al lavoro per la città. Primo passo la giunta: "a Roma serve una sorta di Commissione Attali, fuori da ogni schema e aperta a tutti", spiega aggiungendo di volere coinvolgere "personalità che rappresentino anche gli elettori di sinistra che mi hanno votato". Nel Pd è l'ora dell'analisi. Veltroni ammette la sconfitta "molto pesante", aggiungendo che bisogna fare "passi in avanti nella direzione dell'innovazione e del radicamento sociale".
ALITALIA: BERLUSCONI 'MINACCIA', PUO' COMPRARLA LO STATO
ROMA - "Noi andiamo avanti con la compagine di azionisti, l'ho fatto in rispetto alla Ue. Ma attenzione, se si mettono a zignare potremmo prendere una decisione per cui Alitalia potrebbe essere acquistata dallo Stato, dalle Ferrovie dello Stato. E' una minaccia, non una decisione". Lo ha detto, a proposito della vicenda di Alitalia, il leader del pdl Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti alla Camera.
'TAGLI AL PERSONALE? PRIMA DUE DILIGENCE' ROMA - ''Tagli al personale? Questo si decidera' dopo aver fatto la due diligence e il piano industriale''. Cosi' Silvio Berlusconi, leader del Pdl, ha risposto ai cronisti che, in Transatlantico, nel corso della prima seduta di Montecitorio, gli chiedevano se per risollevare le sorti della compagnia di bandiera fossero necessari dei tagli. Quanto ai tempi necessari per la due diligence, il premier in pectore ha parlato di ''tre o quattro settimane''. Poi, sulla questione Alitalia, in generale, ha aggiunto: ''Non e' una cosa assillante, e' un problema, ma lo risolveremo''.
SENATO: SCATTA APPLAUSO AULA, SCHIFANI ELETTO PRESIDENTE
ROMA - Renato Schifani e' stato eletto presidente del Senato con 178 voti, cioe' 4 in piu' di quelli di cui dispone la maggioranza di Pdl, Lega e Mpa che a Palazzo Madama puo' contare su 174 senatori. Sono state 117 le schede bianche. Il quorum da raggiungere per l'elezione era di 162 voti.L'elezione di Schifani alla presidenza del Senato e' stata annunciata dall'aula, al raggiungimento dei 162 voti necessari, quando il presidente di turno Giulio Andreotti ha letto il nome del candidato del Pdl.
BERLUSCONI: Grazie entusiasta e commosso agli elettori di Roma per la vittoria di Alemanno
"Il mio primo pensiero di fronte alla storica vittoria di Alemanno, che per la prima volta porta il Popolo della Liberta’ alla guida della capitale d’Italia e’ un grazie commosso ed entusiasta per gli elettori di Roma. Questo successo completa la nostra vittoria del 13-14 aprile ed e’ di stimolo per il grande impegno che ci attende nel governo dell’Italia in una stagione non facile sul piano economico, e per questo ancora piu’ entusiasmante. Roma e’ una citta’ stupenda, una grande capitale, che meritava e merita un buongoverno degno delle piu’ importanti capitali europee. Questo significa che deve essere amministrata meglio di quanto sia stato fatto negli ultimi 15 anni dalla sinistra. I romani lo hanno capito e, con una maggioranza chiara e di grande significato politico, hanno premiato il programma di buongoverno del Popolo della Liberta’, volto a coniugare una maggiore sicurezza di Roma con l’ammodernamento delle infrastrutture urbane, indispensabili per migliorare la qualita’ della vita dei romani e sostenere lo sviluppo economico di una citta’ patrimonio del mondo intero. Nella sua prima dichiarazione, dopo la vittoria, Gianni Alemanno si e’ impegnato ad essere il sindaco di tutti i romani, anche degli elettori che si sono schierati per l’altra parte. E’ un impegno che gli fa onore, poiche’ le sfide che dovra’ affrontare per fare di Roma una citta’ piu’ bella, piu’ pulita, piu’ ordinata, piu’ vivibile richiederanno un consenso ampio e unitario della cittadinanza romana. Mi auguro che, nonostante la sconfitta, l’opposizione che siedera’ in Parlamento e in Campidoglio confermi l’impegno a collaborare nella riforma dell’architettura istituzionale, compresa quella di Roma capitale. ’Grazie Roma’, ’Grazie a tutti i romani’ e un grande augurio di buon lavoro a Gianni Alemanno, nuovo sindaco di Roma". Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota diramata dopo il successo del neosindaco di Roma Gianni Alemanno.
DOPO ELEZIONI
Berlusconi, 'grazie Roma'
Successo completa vittoria Pdl, stimolo per il governo
lunedì 28 aprile 2008
Roma, le reazioni. Rutelli: enorme amarezza. Veltroni: sconfitta grave e pesante
RUTELLI, SCONFITTA E AMAREZZA GRANDI"Nella mia vita pubblica ho avuto molte soddisfazioni e successi. Oggi una sconfitta e una amarezza grandi". Così il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Francesco Rutelli ha commentato, durante una conferenza stampa nella sede del suo comitato elettorale, i risultati del ballottaggio che hanno portato alla vittoria del candidato del Pdl Gianni Alemanno.
VELTRONI, SCONFITTA GRAVE E PESANTE"Quella di Roma, dove in Comune si é affermata la destra, è una sconfitta molto grave, molto pesante, che io non posso non sentire con particolare acutezza e amarezza personale e politica. Voglio ringraziare Francesco Rutelli per il suo lavoro generoso e per il suo impegno e amore per la città". Lo afferma il segretario del Pd Walter Veltroni, commentando l'esito del ballottaggio di Roma.
"Sono contento - prosegue Veltroni - per il successo ottenuto da Nicola Zingaretti anche nel voto della capitale. I risultati complessivi dei ballottaggi confermano i problemi emersi nel voto politico nazionale. In diverse realtà del Nord, tra cui città importanti come Vicenza, Udine, Sondrio, i candidati sostenuti dal Pd hanno ottenuto importanti affermazioni strappando anche le amministrazioni al centrodestra. Buoni molti risultati nell' Italia centrale, con le affermazioni a Pisa e alla provincia di Massa. Più negativa la situazione in diverse aree del Mezzogiorno, con i risultati deludenti di Comuni e Province della Puglia, della Calabria e della Campania".
"Credo che nell' insuccesso al Comune abbia pesato anche il vento politico che spira nel Paese, in particolare sul tema della sicurezza". Ha aggiunto Veltroni
domenica 27 aprile 2008
GOVERNO: IL POSSIBILE "TIMING" FINO ALLA FIDUCIA
ANSA) - ROMA - Martedì la prima riunione del nuovo Parlamento, con le votazioni per eleggere i presidenti di Senato e Camera. Solo dopo l'insediamento dei due nuovi vertici istituzionali e la nascita dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, partono una serie di adempimenti che potrebbero consentire al presidente della Repubblica di avviare le consultazioni per affidare l'incarico di formare il governo al più presto lunedì 5 maggio. E' il 'timing' di massima per l'avvio della XVI legislatura, che potrebbe portare il nuovo governo a chiedere la fiducia alle Camere nella settimana tra lunedì 12 e venerdì 15 maggio. L'incertezza riguarda quando saranno eletti i presidenti delle Camere. Vista l'ampia maggioranza parlamentare di cui dispone la coalizione Pdl-Lega, tutto si potrebbe concludere mercoledì 30.
EMERGENZA SICUREZZA
Romeno abusa di bosniaca a Roma
Arrestato dai carabinieri, ha piccoli precedenti penali
FURTO A SEN. TATO'
Furto milionario in casa dell'ex senatore Tato'
Bari, portati via gioielli per un valore di 3 mln euro
ANSA) - BARI, 27 APR - Un furto di gioielli per un valore di tre mln di euro e' stato compiuto nell'abitazione dell'ex senatore di An Filomeno Biagio Tato', a Bari. L'episodio e' avvenuto la mattina del 25 aprile. Il senatore e la sua famiglia erano usciti per fare una passeggiata. Una banda di professionisti e' entrata in casa - probabilmente usando chiavi falsificate - ed ha aperto la cassaforte. Indagini sono in corso da parte della polizia che sta compiendo controlli nelle abitazioni di persone sospettate.
EMERGENZA RIFIUTI
Berlusconi: ridare civilta' a Napoli
Il premier in pectore parla dell'emergenza rifiuti
BALLOTTAGGI
sabato 26 aprile 2008
BERLUSCONI-BOSSI, FORSE NIENTE VICEPREMIER
Azzeramento dei vicepremier, Gianni Letta tornerebbe al suo posto di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Calderoli assumerebbe la responsabilità dell'Attuazione del programma di governo e una parte delle deleghe sulle Riforme, mentre il dicastero con il compito di realizzare il federalismo resterebbe a Umberto Bossi. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti del Pdl e della Lega, il compromesso trovato nell'incontro fra Silvio Berlusconi e i vertici del Carroccio. A quest'ultimo sarebbero confermati l'Interno per Roberto Maroni e l'Agricoltura per l'assessore veneto Luca Zaia.
GOVERNO: BOSSI-BERLUSCONI, ACCORDO FATTO
ROMA - Un accordo "che soddisfa entrambe le parti" è stato raggiunto oggi tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi durante l'incontro in via Bellerio, secondo quanto l'ANSA apprende da fonti autorevoli. Dopo un lungo dibattito, è stata raggiunta quella che, usando il linguaggio di Bossi, è stata definita "la quadra". All'incontro di oggi pomeriggio in via Bellerio, oltre a Silvio Berlusconi, per Forza Italia hanno preso parte Aldo Brancher e Valentino Valentini. Con Bossi, oltre a Roberto Maroni e Roberto Calderoli, c'era anche Roberto Cota, capogruppo in pectore del Carroccio alla Camera.A quanto si apprende, lunedì il Cavaliere incontrerà il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, con il quale si sarebbe sentito telefonicamente in questi giorni. Una delle questioni aperte, infatti, riguarda il futuro del governatore lombardo, che dovrebbe restare alla guida della Regione fino al 2010, e il rimpasto di giunta che si è reso necessario con l'elezione al Parlamento di tre assessori.
GOVERNO: PRONTA SQUADRA FI, OGGI INCONTRO BERLUSCONI-BOSSI
ROMA - Al puzzle del premier in pectore Silvio Berlusconi mancano ancora due tessere fondamentali per la squadra di governo: un'intesa definitiva con la Lega sul nodo Calderoli vicepremier e il risultato del ballottaggio di Roma. Per definire la pattuglia del Carroccio nell'esecutivo e' determinante l'incontro di oggi con il leader della Lega Umberto Bossi. Intanto il Senatur ribadisce: "Veti su noi non ce ne sono, il presidente ha fin detto che Calderoli gli è simpatico". Il leader leghista, che era con amici in un bar della città piemontese, ha anche detto, in dichiarazioni pubblicate dal quotidiano La Prealpina: "Io ministro? Aspettiamo ancora un po', i giochi non sono ancora chiusi, ma Berlusconi sa cosa vogliamo. Ai suoi ha detto di aver vinto lui, ma dopo le elezioni - ha sottolineato - il coltello dalla parte del manico l'abbiamo noi". "La verità - ha aggiunto - è che Berlusconi tergiversa un po', con Letta cerca di fare qualche vecchio giochetto democristiano. Ha paura che se ci tira un brutto scherzo, noi votiamo come presidente di Camera o Senato uno della sinistra. Del resto - ha fatto notare - i numeri li abbiamo".Intanto ieri nel vertice degli azzurri a palazzo Grazioli sarebbero state comunque riempite alcune caselle. In realtà, secondo quanto trapelato, sarebbero solo le caselle di Fi ad essere state riempite. Sulla base di queste ultime indiscrezioni, la squadra potrebbe essere questa: Franco Frattini (Esteri); Roberto Maroni (Interni); Elio Vito (Giustizia); Ignazio La Russa (Difesa); Giulio Tremonti (Economia); Claudio Scajola (Sviluppo economico/Attività produttive); Maurizio Sacconi o Gianni Alemanno (Welfare, con un tecnico come sottosegretario alla Sanità); Mariastella Gelmini (Istruzione); Altero Matteoli (Infrastrutture); Luca Zaia (Agricoltura); Sandro Bondi (Beni Culturali); Paolo Bonaiuti (Rapporti col Parlamento). Uniche novità, l'esclusione di Michela Vittoria Brambilla dal ruolo di ministro dell'Ambiente (affidato a Stefania Prestigiacomo) e l'ingresso di Raffaele Fitto e Angelino Alfano a due dicasteri senza portafogli (rispettivamente Affari Regionali e Funzione Pubblica). Confermati Gianfranco Fini e Renato Schifani alla presidenza della Camera e del Senato e Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri capigruppo del Pdl a Montecitorio e a palazzo Madama. La partita-Formigoni, infine, sarebbe definitivamente chiusa con la permanenza del governatore lombardo al Pirellone in cambio di un posto di vertice nel Pdl (qualcuno parla di vicepresidenza). Al posto di Bondi al coordinamento di Fi andrebbe invece Denis Verdini.
venerdì 25 aprile 2008
LETTERE AL BLOG
Berlusconi: 25 aprile di lavoro
ROMA - Mattinata di lavoro, nonostante la festa del 25 aprile, per il premier in pectore Silvio Berlusconi. Prima di lasciare la capitale alla volta di Milano, dove domani potrebbe incontrare il leader della Lega Nord Umberto Bossi, il Cavaliere ha riunito a Palazzo Grazioli lo stato maggiore di Forza Italia. A partire dalle 9:30, alla spicciolata, nella residenza romana del Cavaliere sono arrivati il suo portavoce Paolo Bonaiuti, il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, il suo vice Fabrizio Cicchitto, Renato Schifani (in pole position per la presidenza del Senato), Claudio Scajola (possibile futuro ministro delle Attività Produttive) Elio Vito (da molti indicato come futuro ministro della Giustizia) e Denis Verdini. Sul tavolo, secondo quanto si apprende, oltre alla squadra di governo, anche composizione e presidenze delle commissioni parlamentari, la scelta dei capigruppo di Camera e Senato e il futuro del Popolo della libertà. Nel pomeriggio il Cavaliere dovrebbe partire per Milano dove nei prossimi giorni è atteso un incontro anche con Roberto Formigoni, governatore della Lombardia. GOVERNO: BERLUSCONI CONFERMA, CI SARANNO DELLE SORPRESE- 'Wait and see. Il vostro e' un giudizio impaziente. A tempo debito, quando il presidente Napolitano mi avra' dato l'incarico di formare il governo, avrete delle sorprese'. Cosi Silvio Berlusconi, leader del Pdl, in una intervista al Messaggero ha risposto a una domanda sulla presenza nel futuro esecutivo di molti ex ministri. 'Inoltre - ha aggiunto Berlusconi - ho detto che per il governo vanno premiati l'esperienza e il buon lavoro svolto'.
EMERGENZA RIFIUTI
EMERGENZA SICUREZZA
L'ITALIA CELEBRA IL 25 APRILE
Con la deposizione di una corona d'alloro al sacello del Milite ignoto è iniziata all'altare della Patria la cerimonia per il 63/mo anniversario della Liberazione. Alla cerimonia sono presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Romano Prodi, il presidente del Senato Franco Marini, il vicepresidente della Camera Carlo Leoni, il presidente della Corte Costituzionale Franco Bile, ed i ministri dell'Interno e della Difesa, Giuliano Amato e Arturo Parisi. Sul palco allestito davanti all'altare della Patria sono presenti i vertici delle Forze armate e di polizia. Piuttosto vistosi i vuoti nei posti in tribuna riservati ai parlamentari: fra i pochi membri del Parlamento presenti senza incarichi di governo, il candidato sindaco di Roma Gianni Alemanno, il portavoce di An Andrea Ronchi e il capogruppo uscente dell'Udc, Francesco D'Onofrio. Durante la cerimonia il capo dello Stato conferirà le onorificenze al valor civile.
25 APRILE 2008, 63° Anniversario della Liberazione
- alle ore 18,45 raduno in Piazza Garibaldi, formazione del Corteo e avvio verso il Monumento ai Caduti, in Piazza Vittorio Emanuele;
- alle ore 19,00 deposizione Corona di Alloro al Monumento ai Caduti e discorso commemorativo.
Alla manifestazione interverranno: il vicesindaco Giandomenico Pilolli, la Giunta e il Consiglio Comunale, le Associazioni combattentistiche e di volontariato, i rappresentanti delle Scuole di Massafra.
25 APRILE: NAPOLITANO, MANTENERE VIVA LA MEMORIA
Con la deposizione di una corona d'alloro al sacello del Milite ignoto è iniziata all'altare della Patria la cerimonia per il 63/mo anniversario della Liberazione. Alla cerimonia sono presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Romano Prodi, il presidente del Senato Franco Marini, il vicepresidente della Camera Carlo Leoni, il presidente della Corte Costituzionale Franco Bile, ed i ministri dell'Interno e della Difesa, Giuliano Amato e Arturo Parisi. Sul palco allestito davanti all'altare della Patria sono presenti i vertici delle Forze armate e di polizia. Piuttosto vistosi i vuoti nei posti in tribuna riservati ai parlamentari: fra i pochi membri del Parlamento presenti senza incarichi di governo, il candidato sindaco di Roma Gianni Alemanno, il portavoce di An Andrea Ronchi e il capogruppo uscente dell'Udc, Francesco D'Onofrio. Durante la cerimonia il capo dello Stato conferirà le onorificenze al valor civile.
giovedì 24 aprile 2008
BERLUSCONI: A Roma se po' fa', anzi s'ha da fa'
"Se po’ fa’, anzi s’ha da fa’". Lo ha affermato il leader del Pdl Silvio Berlusconi, parlando della sfida per il Campidoglio in un’intervista all’emittente televisiva ’RomaUno’. "Il buon governo che ha dato così buoni risultati nelle città da noi amministrate sta lì a dimostrare che con la politica di concretezza e di fatti si possono migliorare da subito le condizioni di vita dei cittadini a cominciare dalla sicurezza". "Anche Roma si può rendere una città più solidale, più sicura, più vivibile". Il nostro presidente ha poi affrontato il tema della sicurezza ed ha spiegato:"Bisogna porre fine alle baraccopoli, aumentare i campi di accoglienza temporanea e individuare anche attraverso le impronte digitali l’identita’ di queste persone. Poi se non hanno un lavoro, secondo quello che dice la stessa Unione Europea, bisogna provvedere al loro rimpatrio. Ma a queste azioni bisogna affiancare una politica di prevenzione affinche’ non entrino in Italia. Questo richiede che si stipulino degli accordi con tutti i paesi rivieraschi che consentano di riportare dalle sponde da cui sono venuti questi soggetti; questo perche’ non basta dare, come in questo momento avviene, un foglio di via che poi non produce nulla perche’ si spostano di citta’ in citta"’.
ALITALIA: GOVERNO, PRESTO RISPOSTE ALL'UE - BERLUSCONI: UE NON FACCIA DIFFICOLTA'
"Adesso la fanno difficile. Ma io non sono preoccupato, quella del prestito è l'unica cosa da fare. Alitalia non si poteva far assorbire dai francesi". Così il futuro presidente del Consiglio, al termine del comizio finale a sostegno di Gianni Alemanno sindaco di Roma commenta i dubbi di Bruxelles sul prestito-ponte. "Non sono preoccupato da questi problemi - conclude - l'Unione europea deve aiutare le cose giuste e non fare difficoltà".
TREMONTI VEDE L'ANCI, "VIA L'ICI SENZA ONERI PER I COMUNI"
ROMA - Si è svolto questa mattina presso la sede di Forza Italia, un incontro tra il presidente dell'Anci Leonardo Domenici e Giulio Tremonti, vicepresidente di Fi, Giovanni Collino di An e Massimo Garavaglia della Lega. Al termine, informa una nota di Fi, Pdl e Lega Nord si sono impegnati a confermare quanto scritto nel loro programma elettorale: "Totale eliminazione dell'Ici dalla prima casa, senza oneri per i Comuni". "La discussione sulle modalità ed i tempi dell'abolizione dell'Ici - conclude il comunicato - proseguirà con l'Anci in sede istituzionale, dopo la costituzione del governo".L'eliminazione dell'Ici sulla prima casa ci sarà e sarà a costo zero per i Comuni, ha assicurato Giulio Tremonti. Lo ha riferito il vicepresidente dell'Anci ed esponente di Forza Italia, Osvaldo Napoli. "E' stato un incontro politico - ha detto Napoli - molto positivo. Tremonti ha assicurato che continuerà a confrontarsi con l'Anci ma al tempo stesso non sono stati fatti numeri né è stato detto quando si interverrà con l'eliminazione dell'Ici dal momento che, come ha fatto notare lo stesso Tremonti, non è ancora ministro e non conosce quindi i conti che sono stati lasciati dal governo Prodi".
I sindaci revocano il sì a Colasanto
mercoledì 23 aprile 2008
LA SALITA AL COLLE
Berlusconi, incontro con Napolitano
Un'ora di colloquio al Quirinale, 'scambio di vedute generale'
COMUNI IN CAPITALE
ANSA) - ROMA, 23 APR - Silvio Berlusconi promette 'poteri speciali' per Roma e provincia e attacca il 'modello Veltroni': 'Un disastro'. 'Per Roma - spiega all'emittente 'T9' - c'e' bisogno di maggiori poteri per le istituzioni locali, a partire dal sindaco, anche per la sicurezza'. Chiede poi il voto ad Alemanno 'per voltare pagina'. In termini nazionali, nega che la Lega sara' un ostacolo, smentisce interventi su Francia e AF per Alitalia e sui sindacati dice: 'hanno fatto il loro lavoro'.
MICROSOFT
Berlusconi vede numero 1 Microsoft
Stanca, abbiamo chiesto al colosso Usa di investire in Italia
BERLUSCONI: LEGA E' PARTITO DEMOCRATICO MA CAMBI LINGUAGGIO
"Da 21 anni la Lega è un partito democratico. Nei cinque anni in cui è stata al governo non c'é mai stato un solo episodio in cui la Lega abbia causato ritardi o abbia detto no al presidente del Consiglio". Lo afferma Silvio Berlusconi a 'Radio Radio', sfidando a trovare "fatti veri e concreti" attraverso i quali il Carroccio abbia "portato pericoli" all'Italia. Tuttavia, Berlusconi rileva che "il linguaggio della Lega è fatto di iperboli ed è anche un po' rozzo. E quindi dovrebbe cambiare. Certo questo è un difetto. Tuttavia la Lega ha sindaci che amministrano benissimo e comunque - conclude - non credo ci sia nessuna possibilità che la Lega possa fare un danno non dico solo ad un cittadino del centro o del sud ma ad un italiano in generale".Oggi o domani Berlusconi incontrera' il Capo dello Stato per cominciare a parlare della squadra di governo. ''Ho gia' un appuntamento'', ha affermato conversando con i giornalisti ieri sera, poco di prima di rientrare a Palazzo Grazioli, dopo essere stato a cena ospite a casa di Francesco Cossiga.
ALITALIA, BERLUSCONI: AIR FRANCE HA DETTO NO PER VETO SINDACATI
"Air France ha detto no in primo luogo per il veto posto dai sindacati". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Nuova spazio radio riferendosi alla situazione di Alitalia.Successivamente, a 'Radio radio' Berlusconi ha ribadito che "I francesi non si sono ritirati perché ci sono state interferenze politiche, come qualcuno vorrebbe far credere". "Air France ha ritirato la sua offerta per il veto dei sindacati e per il no del governo a condizioni inaccettabili che avrebbero portato ad una incorporazione di Alitalia in Air France che avrebbe deciso tutto da Parigi".
martedì 22 aprile 2008
25 APRILE 2008
DI PIETRO, ADDIO PD
Pd- Idv, gruppo unico piu' lontano
Incontro al loft, resta il progetto della fusione
MORO, 30 ANNI DOPO
Ancora oggi la parola e la filosofia politica di Aldo Moro conservano tutta la loro validità, a partire dalla convinzione che il ruolo e la funzione dello Stato fossero individuabili innanzitutto nel rispetto e nella promozione della persona umana. Il senso del rispetto dell’altro, la logica dell’inclusione, del “noi” e non solo dell’ ”io”, una concezione “mite” della politica sono i valori che Moro ci ha trasmessi e che occorre salvaguardare e valorizzare. A trent’anni dal tragico agguato di via Fani mi pare doveroso registrare e sottolineare come, purtroppo, seguendo un copione che è quello della sempre più evidente spettacolarizzazione del crimine, mentre (cresce) è aumentata l’attenzione per le “complesse” personalità dei criminali (BR in questo caso) e i loro veri, presunti o inesistenti pentimenti indagati e descritti con profluire di parole e di immagini; di pari passo è diminuito fin quasi a spegnersIo penso che il rapimento di Aldo Moro, i 55 giorni di prigionia, il suo barbaro assassinio non possano essere estrapolati dall’iniziale criminale agguato nel quale caddero massacrati cinque uomini, cinque lavoratori poliziotti, anche loro testimoni e parte di un popolo al quale il Presidente Moro, il Parlamento che si accingeva a votare la fiducia al Governo, cercavano di proporre una via di concorde responsabilità, per uscire da una lunga e tragica stagione della nostra Repubblica.
Ne scandiamo i nomi, rivolgendo Loro un grato e commosso pensiero.Domenico Ricci, appuntato dei carabinieri, aveva 42 anni; Giulio Rivera, agente di polizia di 25 anni; Francesco Zizzi, vice brigadiere di polizia, 30 anni; Raffaele Iozzino, agente di polizia di 25 anni; Oreste Leopardi, maresciallo dei carabinieri di 52 anni.
Per le loro famiglie, così come per quella di Aldo Moro, dopo 30 anni di silenzio, di dolore e di ricordi, la ferita è ancora aperta, non solo perchè hanno perso i loro cari, non solo perchè il tempo non può cancellare il dolore, ma perchè sono stati certamente lasciati troppo soli.
Cinque uomini dello Stato caduti compiendo il Loro dovere: a loro vada la nostra memoria, il rispetto delle Istituzioni, la solidarietà ai familiari. Il Loro sacrificio, unitamente a quello dell’on. Aldo Moro, non è stato vano: il confronto nella pacifica e civile convivenza, la democrazia, la Repubblica italiana, continuano ad essere, anche grazie a Loro, baluardo inespugnabile del nostro vivere, di un’Italia libera e rappacificata.i il ricordo delle vittime minori, normali, ovvie si potrebbe dire.
CASO FORMIGONI
Un incarico di prestigio al vertice del Pdl. Probabilmente il posto di coordinatore, nel partito unico. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da fonti del Pdl, l'offerta avanzata da Silvio Berlusconi al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, nel corso del colloquio che si è concluso ad Arcore. Il Cavaliere avrebbe chiesto dunque a Formigoni di restare alla guida della regione, aggiungendo la promessa di un incarico ministeriale nel 2010, quando terminerà la legislatura regionale. Formigoni avrebbe invece puntato su un ministero, probabilmente quello delle Attività produttive. Poi, si sarebbe limitato a prendere atto della proposta del Cavaliere. Tuttavia, fonti a lui vicine fanno trapelare "perplessità" da parte del governatore lombardo.
TOTO NOMINE
Potrebbe tornare al suo posto invece Adolfo Urso, ex viceministro per il Commercio Estero. L'esponente aennino, infatti, sembra indirizzato a riprendere in mano le stesse deleghe avute dal 2001 al 2006. Stavolta, però, il Commercio Estero non starebbe più all'interno del ministero delle Attività Produttive, bensì in quello degli Esteri. Alla Farnesina, quindi, si profilerebbe il tandem tra Franco Frattini e Urso, e i continui contatti tra i due, avuti negli ultimi giorni, avvalorerebbero questa ipotesi. Spinge per rientrare al ministero della Sanità anche l'ex sottosegretario Cesare Cursi: al momento, però, per la carica di ministro è favorito il forzista Maurizio Lupi, braccio destro del Governatore della Lombardia Formigoni.
FORMIGONI
Formigoni: tutto bene, tutto bene
Governatore della Lombardia non spiega incontro con Berlusconi
EFFETTO MUSSOLINI
CASO ALITALIA
Bonaiuti: prestito ponte. Bonino: abbiamo fatto scappare Air France
lunedì 21 aprile 2008
FITTO: ELEZIONI PUNTO DI PARTENZA
(ANSA) - BARI, 21 APR - 'Il risultato delle politiche e' un punto di partenza, i ballottaggi possono segnare l'inversione di tendenza in molti comuni'. Cosi' Fitto.Il coordinatore per la Puglia di Fi-Pdl e' convinto che si puo' fare un buon risultato anche a Foggia. E sui ballottaggi interviene anche Adriana Poli Bortone. 'Roma e' importantissima - ha detto il coordinatore An-Pdl in Puglia - dobbiamo mobilitarci perche' prendere il governo della capitale e' molto che prendere qualche ministero'.
BALLOTTAGGIO
Ballottaggi: in 5. 800. 000 alle urne
(ANSA) - ROMA, 21 APR -Saranno 5.716.839,di cui 2.732.867 maschi e 2.983.972 femmine,gli elettori impegnati domenica 27 e lunedi' 28 aprile al turno di ballottaggio. Si torna alle urne per le elezioni dei presidenti di 5 province e dei sindaci di 43 comuni, di cui 6 capoluoghi di provincia. Le operazioni di voto, dice il Viminale, si svolgeranno dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 del lunedi'. Lo scrutinio iniziera' dopo le operazioni di voto.
CONVOCAZIONE SENATO
TOTO MINISTRI
BERLUSCONI: "NULLA DI DECISO, CI SARANNO SORPRESE"
ECONOMIA: BERLUSCONI, CRISI DIFFICILE MA CON RIFORME ITALIA PUò ESSERE COMPETITIVA
Milano, 21 apr. (Adnkronos) - "Il momento per l'economia e' molto difficile e la situazione per l'Italia presenta ulteriori elementi di negativita'". Ma il paese puo' uscire dalla crisi e diventare competitivo "con riforme strutturali alle istituzioni e alla pubblica amministrazione". Lo ha detto Silvio Berlusconi, leader del Pdl, in collegamento telefonico al Mediolanum Market Forum in corso a Milano. Per Berlusconi sull'economia italiana pensano in modo particolare fattori come "l'iper valutazione dell'euro, che rende difficile il nostro export, la concorrenza di paesi come la Cina, i prezzi alle stesse delle materie prime,il gap infrastrutturale rispetto ai concorrenti europei e il forte debito pubblico". La situazione, per il premier 'in pectore', "e' molto difficile e qualcuno la giudica inaffrontabile''. ''Ma dalla crisi -ha continuato- dobbiamo far venire fuori le opportunita'. Nei momenti difficili chi ha coraggio, capacita' organizzativa e di visione, puo' trovare il suo momento di grazia. Possiamo realizzare il sogno di cambiare l'Italia". (segue)
domenica 20 aprile 2008
TOTO MINISTRI
ROMA AL BALLOTTAGGIO
emergenza rifiuti
Rifiuti: Eboli, no a sito ecoballe
Dimostranti continuano a raggiungere localita' Coda di Volpe
sabato 19 aprile 2008
CASO SANTORO
Ma una volta avviato il dibattito, qualcosa è andato storto. Qualcosa è sfuggito di bocca, più che di mano, al «bravo conduttore»: una parolina. Perché riferendosi ai toni violenti usati contro Silvio Berlusconi in campagna elettorale dal solo Antonio Di Pietro - «malfattore e corruttore di giudici», letterale! - ha posto all’ex pm, presente in studio, la domanda: «Gli italiani sono stupidi, oppure votando come hanno votato dimostrano di non condividere il suo modo di vedere le cose?». Ma il leader dell’Italia dei Valori, gongolante e visibilmente ingrassato dai suffragi, seppure fedele al suo personalissimo italiano, si è precipitato a precisare che no, «noi rispettiamo il risultato perché sono gli italiani che lo hanno eletto».