Questo blog nasce da noi giovani del PDL Massafra, affinchè i nostri ideali ed i nostri valori possano essere condivisi da più gente possibile, per chi, come noi, vede nella politica uno stimolo di confronto e di crescita.

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mercoledì 30 aprile 2008

FINI ELETTO PRESIDENTE DELLA CAMERA


Gianfranco Fini è il presidente della Camera dei deputati. Al quarto scrutinio ha raccolto 335 voti, le opposizioni hanno votato scheda bianca. Nel suo discorso d'insediamento, riferendosi al 25 aprile e al Primo maggio, ha sottolineato che "celebrare la ritrovata libertà dell'Italia e la centralità del lavoro è un dovere cui nessuno deve sottrarsi". Elogi da Napolitano: "Discorso certamente non di parte". Berlusconi vede Montezemolo a Palazzo Grazioli. E nel Pd Soro eletto capogruppo, 10 voti a Bersani.

la Repubblica

martedì 29 aprile 2008

ALEMANNO: "SARO' IL SINDACO DI TUTTI ROMANI"

Il neo primo cittadino di Roma, Gianni Alemanno, e' già al lavoro per la città. Primo passo la giunta: "a Roma serve una sorta di Commissione Attali, fuori da ogni schema e aperta a tutti", spiega aggiungendo di volere coinvolgere "personalità che rappresentino anche gli elettori di sinistra che mi hanno votato". Nel Pd è l'ora dell'analisi. Veltroni ammette la sconfitta "molto pesante", aggiungendo che bisogna fare "passi in avanti nella direzione dell'innovazione e del radicamento sociale".

ALITALIA: BERLUSCONI 'MINACCIA', PUO' COMPRARLA LO STATO

ROMA - "Noi andiamo avanti con la compagine di azionisti, l'ho fatto in rispetto alla Ue. Ma attenzione, se si mettono a zignare potremmo prendere una decisione per cui Alitalia potrebbe essere acquistata dallo Stato, dalle Ferrovie dello Stato. E' una minaccia, non una decisione". Lo ha detto, a proposito della vicenda di Alitalia, il leader del pdl Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti alla Camera.
'TAGLI AL PERSONALE? PRIMA DUE DILIGENCE' ROMA - ''Tagli al personale? Questo si decidera' dopo aver fatto la due diligence e il piano industriale''. Cosi' Silvio Berlusconi, leader del Pdl, ha risposto ai cronisti che, in Transatlantico, nel corso della prima seduta di Montecitorio, gli chiedevano se per risollevare le sorti della compagnia di bandiera fossero necessari dei tagli. Quanto ai tempi necessari per la due diligence, il premier in pectore ha parlato di ''tre o quattro settimane''. Poi, sulla questione Alitalia, in generale, ha aggiunto: ''Non e' una cosa assillante, e' un problema, ma lo risolveremo''.

SENATO: SCATTA APPLAUSO AULA, SCHIFANI ELETTO PRESIDENTE

ROMA - Renato Schifani e' stato eletto presidente del Senato con 178 voti, cioe' 4 in piu' di quelli di cui dispone la maggioranza di Pdl, Lega e Mpa che a Palazzo Madama puo' contare su 174 senatori. Sono state 117 le schede bianche. Il quorum da raggiungere per l'elezione era di 162 voti.L'elezione di Schifani alla presidenza del Senato e' stata annunciata dall'aula, al raggiungimento dei 162 voti necessari, quando il presidente di turno Giulio Andreotti ha letto il nome del candidato del Pdl.

BERLUSCONI: Grazie entusiasta e commosso agli elettori di Roma per la vittoria di Alemanno

"Il mio primo pensiero di fronte alla storica vittoria di Alemanno, che per la prima volta porta il Popolo della Liberta’ alla guida della capitale d’Italia e’ un grazie commosso ed entusiasta per gli elettori di Roma. Questo successo completa la nostra vittoria del 13-14 aprile ed e’ di stimolo per il grande impegno che ci attende nel governo dell’Italia in una stagione non facile sul piano economico, e per questo ancora piu’ entusiasmante. Roma e’ una citta’ stupenda, una grande capitale, che meritava e merita un buongoverno degno delle piu’ importanti capitali europee. Questo significa che deve essere amministrata meglio di quanto sia stato fatto negli ultimi 15 anni dalla sinistra. I romani lo hanno capito e, con una maggioranza chiara e di grande significato politico, hanno premiato il programma di buongoverno del Popolo della Liberta’, volto a coniugare una maggiore sicurezza di Roma con l’ammodernamento delle infrastrutture urbane, indispensabili per migliorare la qualita’ della vita dei romani e sostenere lo sviluppo economico di una citta’ patrimonio del mondo intero. Nella sua prima dichiarazione, dopo la vittoria, Gianni Alemanno si e’ impegnato ad essere il sindaco di tutti i romani, anche degli elettori che si sono schierati per l’altra parte. E’ un impegno che gli fa onore, poiche’ le sfide che dovra’ affrontare per fare di Roma una citta’ piu’ bella, piu’ pulita, piu’ ordinata, piu’ vivibile richiederanno un consenso ampio e unitario della cittadinanza romana. Mi auguro che, nonostante la sconfitta, l’opposizione che siedera’ in Parlamento e in Campidoglio confermi l’impegno a collaborare nella riforma dell’architettura istituzionale, compresa quella di Roma capitale. ’Grazie Roma’, ’Grazie a tutti i romani’ e un grande augurio di buon lavoro a Gianni Alemanno, nuovo sindaco di Roma". Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota diramata dopo il successo del neosindaco di Roma Gianni Alemanno.

DOPO ELEZIONI




Berlusconi, 'grazie Roma'
Successo completa vittoria Pdl, stimolo per il governo

ANSA) - ROMA, 28 APR - Silvio Berlusconi dice 'Grazie Roma' dopo la 'storica vittoria di Alemanno, che per la prima volta porta il Pdl alla guida della capitale'. 'Questo successo - aggiunge - completa la nostra vittoria del 13-14 aprile ed e' di stimolo per il grande impegno che ci attende nel governo dell'Italia in una stagione non facile sul piano economico'. 'Roma e' una citta' stupenda, che deve essere amministrata meglio di quanto sia stato fatto negli ultimi 15 anni dalla sinistra'.

lunedì 28 aprile 2008

Roma, le reazioni. Rutelli: enorme amarezza. Veltroni: sconfitta grave e pesante

RUTELLI, SCONFITTA E AMAREZZA GRANDI"Nella mia vita pubblica ho avuto molte soddisfazioni e successi. Oggi una sconfitta e una amarezza grandi". Così il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Francesco Rutelli ha commentato, durante una conferenza stampa nella sede del suo comitato elettorale, i risultati del ballottaggio che hanno portato alla vittoria del candidato del Pdl Gianni Alemanno.
VELTRONI, SCONFITTA GRAVE E PESANTE"Quella di Roma, dove in Comune si é affermata la destra, è una sconfitta molto grave, molto pesante, che io non posso non sentire con particolare acutezza e amarezza personale e politica. Voglio ringraziare Francesco Rutelli per il suo lavoro generoso e per il suo impegno e amore per la città". Lo afferma il segretario del Pd Walter Veltroni, commentando l'esito del ballottaggio di Roma.
"Sono contento - prosegue Veltroni - per il successo ottenuto da Nicola Zingaretti anche nel voto della capitale. I risultati complessivi dei ballottaggi confermano i problemi emersi nel voto politico nazionale. In diverse realtà del Nord, tra cui città importanti come Vicenza, Udine, Sondrio, i candidati sostenuti dal Pd hanno ottenuto importanti affermazioni strappando anche le amministrazioni al centrodestra. Buoni molti risultati nell' Italia centrale, con le affermazioni a Pisa e alla provincia di Massa. Più negativa la situazione in diverse aree del Mezzogiorno, con i risultati deludenti di Comuni e Province della Puglia, della Calabria e della Campania".
"Credo che nell' insuccesso al Comune abbia pesato anche il vento politico che spira nel Paese, in particolare sul tema della sicurezza". Ha aggiunto Veltroni

domenica 27 aprile 2008

GOVERNO: IL POSSIBILE "TIMING" FINO ALLA FIDUCIA

ANSA) - ROMA - Martedì la prima riunione del nuovo Parlamento, con le votazioni per eleggere i presidenti di Senato e Camera. Solo dopo l'insediamento dei due nuovi vertici istituzionali e la nascita dei gruppi parlamentari di Camera e Senato, partono una serie di adempimenti che potrebbero consentire al presidente della Repubblica di avviare le consultazioni per affidare l'incarico di formare il governo al più presto lunedì 5 maggio. E' il 'timing' di massima per l'avvio della XVI legislatura, che potrebbe portare il nuovo governo a chiedere la fiducia alle Camere nella settimana tra lunedì 12 e venerdì 15 maggio. L'incertezza riguarda quando saranno eletti i presidenti delle Camere. Vista l'ampia maggioranza parlamentare di cui dispone la coalizione Pdl-Lega, tutto si potrebbe concludere mercoledì 30.

EMERGENZA SICUREZZA



Romeno abusa di bosniaca a Roma
Arrestato dai carabinieri, ha piccoli precedenti penali

ANSA) - ROMA, 27 APR - Un romeno di 30 anni e' stato arrestato dai carabinieri perche' responsabile di violenza sessuale ai danni di una donna bosniaca di 40 anni. L'aggressione e' avvenuta ieri pomeriggio in un quartiere periferico sotto un ponte della linea ferroviaria, dove la donna vive in una baracca. Alcuni passanti hanno telefonato al 112 segnalando una donna che chiedeva aiuto. I militari hanno bloccato l'aggressore e soccorso la donna. Il romeno ha piccoli precedenti.

FURTO A SEN. TATO'

Furto milionario in casa dell'ex senatore Tato'
Bari, portati via gioielli per un valore di 3 mln euro


ANSA) - BARI, 27 APR - Un furto di gioielli per un valore di tre mln di euro e' stato compiuto nell'abitazione dell'ex senatore di An Filomeno Biagio Tato', a Bari. L'episodio e' avvenuto la mattina del 25 aprile. Il senatore e la sua famiglia erano usciti per fare una passeggiata. Una banda di professionisti e' entrata in casa - probabilmente usando chiavi falsificate - ed ha aperto la cassaforte. Indagini sono in corso da parte della polizia che sta compiendo controlli nelle abitazioni di persone sospettate.

EMERGENZA RIFIUTI



Berlusconi: ridare civilta' a Napoli
Il premier in pectore parla dell'emergenza rifiuti

ANSA) - MILANO, 26 APR - 'Bisogna riportare Napoli e la Campania al livello di civilta' dovuto': lo ha detto il leader del Pdl, Silvio Berlusconi.'Poi - ha aggiunto rispondendo ad una domanda sull'impegno del futuro governo per risolvere il problema dei rifiuti a Napoli - bisogna fare vedere ancora Napoli e le sue bellezze, i suoi tesori artistici in tutte le televisioni del mondo, quindi ci sara' un lavoro non breve, ma impegnativo'.

BALLOTTAGGI




BALLOTTAGGI: AFFLUENZA CALA, NAPOLITANO TRA PRIMI AL VOTO


Per i ballottaggi relativi alle elezioni comunali ha votato alle ore 12 il 12,3 per cento degli aventi diritto, contro il 15,2 per cento registrato al primo turno.A Roma al ballottaggio per il sindaco della Capitale ha votato alle 12 il 12,5 per cento. Al primo turno la percentuale era stata del 14,6%.Per i ballottaggi relativi alle elezioni provinciali ha votato alle ore 12 il 10,3 per cento degli aventi diritto, contro il 14,1 per cento registrato al primo turno.

sabato 26 aprile 2008

BERLUSCONI-BOSSI, FORSE NIENTE VICEPREMIER

Azzeramento dei vicepremier, Gianni Letta tornerebbe al suo posto di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Calderoli assumerebbe la responsabilità dell'Attuazione del programma di governo e una parte delle deleghe sulle Riforme, mentre il dicastero con il compito di realizzare il federalismo resterebbe a Umberto Bossi. Sarebbe questo, secondo quanto si apprende da fonti del Pdl e della Lega, il compromesso trovato nell'incontro fra Silvio Berlusconi e i vertici del Carroccio. A quest'ultimo sarebbero confermati l'Interno per Roberto Maroni e l'Agricoltura per l'assessore veneto Luca Zaia.

La Repubblica

GOVERNO: BOSSI-BERLUSCONI, ACCORDO FATTO

ROMA - Un accordo "che soddisfa entrambe le parti" è stato raggiunto oggi tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi durante l'incontro in via Bellerio, secondo quanto l'ANSA apprende da fonti autorevoli. Dopo un lungo dibattito, è stata raggiunta quella che, usando il linguaggio di Bossi, è stata definita "la quadra". All'incontro di oggi pomeriggio in via Bellerio, oltre a Silvio Berlusconi, per Forza Italia hanno preso parte Aldo Brancher e Valentino Valentini. Con Bossi, oltre a Roberto Maroni e Roberto Calderoli, c'era anche Roberto Cota, capogruppo in pectore del Carroccio alla Camera.A quanto si apprende, lunedì il Cavaliere incontrerà il presidente della Lombardia Roberto Formigoni, con il quale si sarebbe sentito telefonicamente in questi giorni. Una delle questioni aperte, infatti, riguarda il futuro del governatore lombardo, che dovrebbe restare alla guida della Regione fino al 2010, e il rimpasto di giunta che si è reso necessario con l'elezione al Parlamento di tre assessori.

GOVERNO: PRONTA SQUADRA FI, OGGI INCONTRO BERLUSCONI-BOSSI

ROMA - Al puzzle del premier in pectore Silvio Berlusconi mancano ancora due tessere fondamentali per la squadra di governo: un'intesa definitiva con la Lega sul nodo Calderoli vicepremier e il risultato del ballottaggio di Roma. Per definire la pattuglia del Carroccio nell'esecutivo e' determinante l'incontro di oggi con il leader della Lega Umberto Bossi. Intanto il Senatur ribadisce: "Veti su noi non ce ne sono, il presidente ha fin detto che Calderoli gli è simpatico". Il leader leghista, che era con amici in un bar della città piemontese, ha anche detto, in dichiarazioni pubblicate dal quotidiano La Prealpina: "Io ministro? Aspettiamo ancora un po', i giochi non sono ancora chiusi, ma Berlusconi sa cosa vogliamo. Ai suoi ha detto di aver vinto lui, ma dopo le elezioni - ha sottolineato - il coltello dalla parte del manico l'abbiamo noi". "La verità - ha aggiunto - è che Berlusconi tergiversa un po', con Letta cerca di fare qualche vecchio giochetto democristiano. Ha paura che se ci tira un brutto scherzo, noi votiamo come presidente di Camera o Senato uno della sinistra. Del resto - ha fatto notare - i numeri li abbiamo".Intanto ieri nel vertice degli azzurri a palazzo Grazioli sarebbero state comunque riempite alcune caselle. In realtà, secondo quanto trapelato, sarebbero solo le caselle di Fi ad essere state riempite. Sulla base di queste ultime indiscrezioni, la squadra potrebbe essere questa: Franco Frattini (Esteri); Roberto Maroni (Interni); Elio Vito (Giustizia); Ignazio La Russa (Difesa); Giulio Tremonti (Economia); Claudio Scajola (Sviluppo economico/Attività produttive); Maurizio Sacconi o Gianni Alemanno (Welfare, con un tecnico come sottosegretario alla Sanità); Mariastella Gelmini (Istruzione); Altero Matteoli (Infrastrutture); Luca Zaia (Agricoltura); Sandro Bondi (Beni Culturali); Paolo Bonaiuti (Rapporti col Parlamento). Uniche novità, l'esclusione di Michela Vittoria Brambilla dal ruolo di ministro dell'Ambiente (affidato a Stefania Prestigiacomo) e l'ingresso di Raffaele Fitto e Angelino Alfano a due dicasteri senza portafogli (rispettivamente Affari Regionali e Funzione Pubblica). Confermati Gianfranco Fini e Renato Schifani alla presidenza della Camera e del Senato e Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri capigruppo del Pdl a Montecitorio e a palazzo Madama. La partita-Formigoni, infine, sarebbe definitivamente chiusa con la permanenza del governatore lombardo al Pirellone in cambio di un posto di vertice nel Pdl (qualcuno parla di vicepresidenza). Al posto di Bondi al coordinamento di Fi andrebbe invece Denis Verdini.

venerdì 25 aprile 2008


V2-DAY: BEPPE GRILLO CHIAMA


Un bagno di folla per Beppe Grillo nel V2-Day dedicato alla "libera informazione". Cinquantamila persone sotto un sole estivo (e 150 fra giornalisti e fotografi accreditati), hanno gremito piazza San Carlo a Torino, come nelle più riuscite manifestazioni sindacali. Molti meno i presenti nella vicina piazza Castello, dove si sono tenuti concerti e letture per la festa della Liberazione promossa dal Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza. Salendo sul palco, il comico genovese ha voluto unire con un filo le due piazze e i due periodi storici: "Abbracciamo e ringraziamo - ha detto Grillo - coloro che ci hanno permesso di essere oggi qui su questo palco. Grazie ai partigiani di 63 anni fa, oggi siamo noi i nuovi partigiani della libera informazione. Siamo la naturale continuazione dei nostri nonni". Nel mirino del comico genovese, l'informazione, ma nei primi minuti del suo monologo i bersagli sono stati il presidente della Repubblica e Silvio Berlusconi. "Napolitano - ha detto - dovrebbe essere il presidente degli italiani e non il presidente dei partiti. Morfeo Napolitano dorme, fa il pisolino, poi esce e monita. Il referendum elettorale andava fatto prima, non dopo le elezioni".

LETTERE AL BLOG


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Sconcertante!!! Ho visitato il blog cittadino del partito "democratico" (sì uso le virgolette, perché di democratico e veltroniano non ha nulla!!! Veltroni è anni luce distante da loro): è un blog pieno di censure e di notizie distorte, pensate che non c'è nemmeno la possibilità di interagire perché non è stata attivata la sezione dei commenti. Allora vengo a scrivere qui per denunciare come l'informazione venga data a proprio ed esclusivo vantaggio. Vengono riportati stralci di articoli pubblicati sui giornali. Perché si sceglie di pubblicare la giornata del ministro De Castro al Mondelli descritta dal Corriere del giorno, ma si omette la parte finale dell'articolo in cui è menzionato il pensiero del Pdl? Perché si riporta la protesta dei cittadini sulle strisce blu in Piazza Garibaldi, sempre con stralci tratti da un articolo pubblicato dal Corriere del giorno e non l'intero articolo contenente uno stralcio sulla strumentalizzazione della protesta? PERCHE'? A dir poco SCANDALOSO!!! Questo modo di fare la dice lunga sull'etica dei personaggi (giovani e non) che orbitano attorno ad un partito che di democratico ha solo il nome. Peccato!!!

Berlusconi: 25 aprile di lavoro

ROMA - Mattinata di lavoro, nonostante la festa del 25 aprile, per il premier in pectore Silvio Berlusconi. Prima di lasciare la capitale alla volta di Milano, dove domani potrebbe incontrare il leader della Lega Nord Umberto Bossi, il Cavaliere ha riunito a Palazzo Grazioli lo stato maggiore di Forza Italia. A partire dalle 9:30, alla spicciolata, nella residenza romana del Cavaliere sono arrivati il suo portavoce Paolo Bonaiuti, il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, il suo vice Fabrizio Cicchitto, Renato Schifani (in pole position per la presidenza del Senato), Claudio Scajola (possibile futuro ministro delle Attività Produttive) Elio Vito (da molti indicato come futuro ministro della Giustizia) e Denis Verdini. Sul tavolo, secondo quanto si apprende, oltre alla squadra di governo, anche composizione e presidenze delle commissioni parlamentari, la scelta dei capigruppo di Camera e Senato e il futuro del Popolo della libertà. Nel pomeriggio il Cavaliere dovrebbe partire per Milano dove nei prossimi giorni è atteso un incontro anche con Roberto Formigoni, governatore della Lombardia. GOVERNO: BERLUSCONI CONFERMA, CI SARANNO DELLE SORPRESE- 'Wait and see. Il vostro e' un giudizio impaziente. A tempo debito, quando il presidente Napolitano mi avra' dato l'incarico di formare il governo, avrete delle sorprese'. Cosi Silvio Berlusconi, leader del Pdl, in una intervista al Messaggero ha risposto a una domanda sulla presenza nel futuro esecutivo di molti ex ministri. 'Inoltre - ha aggiunto Berlusconi - ho detto che per il governo vanno premiati l'esperienza e il buon lavoro svolto'.

EMERGENZA RIFIUTI


I sindaci avrebbero dovuto utilizzare il comportamento di buon padre di famiglia e mettere da parte le somme necessarie ad affrontare la maggiore spesa, perchè l’importo della tariffa era conosciuto dal 2004

A parlare è Antonio Albanese, gestore della società Cisa Spa e della discarica di bacino di Massafra. Il suo monito è rivolto ai sindaci dei dodici Comuni che conferiscono i rifiuti in quell’impianto pubblico: Castellaneta, Martina, Laterza, Palagiano, Palagianello, Montemesola, Mottola, Crispiano, Statte, Ginosa, Massafra e Taranto. Una recente sentenza del Consiglio di Stato a favore della Cisa ha confermato l’importo della tariffa di smaltimento degli rsu in 83,73 euro a tonnellata, contro i 57 euro pattuiti prima del 2004, ovvero prima della costruzione del nuovo impianto. “Una sentenza poco chiara del Tar - aggiunge Albanese -aveva parzialmente accolto il ricorso del Comune di Ginosa. Ma con questo non significava che la tariffa non sarebbe stata riconosciuta. Alcuni sindaci hanno messo da parte somme del bilancio per affrontare l’eventuale, poi confermata, nuova tariffa. Se poi qualcuno è scellerato perché, con la campagna elettorale, ha preferito non aumentare la Tarsu, allora non è colpa mia”.

EMERGENZA SICUREZZA



COPPIA VERONESE UCCISA: CARABINIERI FERMANO ROMENO

ROMA - Ha confessato di essere l'autore del duplice omicidio il romeno fermato a Civitavecchia per l'assassinio della coppia veronese avvenuto a Lugagnano di Sona. Secondo quanto ha riferito il comandante del nucleo operativo dei Carabinieri di Verona Sergio Dalmonte, a carico di Claudiu Stuleru, 20 anni, ci sarebbero "elementi inconfutabili", e l'uomo ha già confessato.Claudiu Stoleru e' stato fermato per alcuni controlli sull'immigrazione a bordo del traghetto veloce 'Nuraghe', in procinto di partire per Olbia. I carabinieri hanno saputo che a suo carico c'era un provvedimento di rintraccio emesso dagli inquirenti di Verona e per questo lo hanno portato nella caserma di Civitavecchia. Nel corso dell'interrogatorio, si è appreso, sono emersi elementi che hanno portato i carabinieri a procedere al fermo dello straniero.

L'ITALIA CELEBRA IL 25 APRILE

Con la deposizione di una corona d'alloro al sacello del Milite ignoto è iniziata all'altare della Patria la cerimonia per il 63/mo anniversario della Liberazione. Alla cerimonia sono presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Romano Prodi, il presidente del Senato Franco Marini, il vicepresidente della Camera Carlo Leoni, il presidente della Corte Costituzionale Franco Bile, ed i ministri dell'Interno e della Difesa, Giuliano Amato e Arturo Parisi. Sul palco allestito davanti all'altare della Patria sono presenti i vertici delle Forze armate e di polizia. Piuttosto vistosi i vuoti nei posti in tribuna riservati ai parlamentari: fra i pochi membri del Parlamento presenti senza incarichi di governo, il candidato sindaco di Roma Gianni Alemanno, il portavoce di An Andrea Ronchi e il capogruppo uscente dell'Udc, Francesco D'Onofrio. Durante la cerimonia il capo dello Stato conferirà le onorificenze al valor civile.

25 APRILE 2008, 63° Anniversario della Liberazione


Questa sera, venerdì 25 Aprile la Città di Massafra, nella ricorrenza del 63° Anniversario della Liberazione d'Italia, organizza una cerimonia per ricordare il sacrificio di tanti concittadini che lottarono per l'indipendenza, l'unità e la libertà del Nostro Paese. Il programma della manifestazione prevede:
- alle ore 18,45 raduno in Piazza Garibaldi, formazione del Corteo e avvio verso il Monumento ai Caduti, in Piazza Vittorio Emanuele;
- alle ore 19,00 deposizione Corona di Alloro al Monumento ai Caduti e discorso commemorativo.
Alla manifestazione interverranno: il vicesindaco Giandomenico Pilolli, la Giunta e il Consiglio Comunale, le Associazioni combattentistiche e di volontariato, i rappresentanti delle Scuole di Massafra.

25 APRILE: NAPOLITANO, MANTENERE VIVA LA MEMORIA

Con la deposizione di una corona d'alloro al sacello del Milite ignoto è iniziata all'altare della Patria la cerimonia per il 63/mo anniversario della Liberazione. Alla cerimonia sono presenti il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il presidente del Consiglio Romano Prodi, il presidente del Senato Franco Marini, il vicepresidente della Camera Carlo Leoni, il presidente della Corte Costituzionale Franco Bile, ed i ministri dell'Interno e della Difesa, Giuliano Amato e Arturo Parisi. Sul palco allestito davanti all'altare della Patria sono presenti i vertici delle Forze armate e di polizia. Piuttosto vistosi i vuoti nei posti in tribuna riservati ai parlamentari: fra i pochi membri del Parlamento presenti senza incarichi di governo, il candidato sindaco di Roma Gianni Alemanno, il portavoce di An Andrea Ronchi e il capogruppo uscente dell'Udc, Francesco D'Onofrio. Durante la cerimonia il capo dello Stato conferirà le onorificenze al valor civile.

giovedì 24 aprile 2008

BERLUSCONI: A Roma se po' fa', anzi s'ha da fa'

"Se po’ fa’, anzi s’ha da fa’". Lo ha affermato il leader del Pdl Silvio Berlusconi, parlando della sfida per il Campidoglio in un’intervista all’emittente televisiva ’RomaUno’. "Il buon governo che ha dato così buoni risultati nelle città da noi amministrate sta lì a dimostrare che con la politica di concretezza e di fatti si possono migliorare da subito le condizioni di vita dei cittadini a cominciare dalla sicurezza". "Anche Roma si può rendere una città più solidale, più sicura, più vivibile". Il nostro presidente ha poi affrontato il tema della sicurezza ed ha spiegato:"Bisogna porre fine alle baraccopoli, aumentare i campi di accoglienza temporanea e individuare anche attraverso le impronte digitali l’identita’ di queste persone. Poi se non hanno un lavoro, secondo quello che dice la stessa Unione Europea, bisogna provvedere al loro rimpatrio. Ma a queste azioni bisogna affiancare una politica di prevenzione affinche’ non entrino in Italia. Questo richiede che si stipulino degli accordi con tutti i paesi rivieraschi che consentano di riportare dalle sponde da cui sono venuti questi soggetti; questo perche’ non basta dare, come in questo momento avviene, un foglio di via che poi non produce nulla perche’ si spostano di citta’ in citta"’.

ALITALIA: GOVERNO, PRESTO RISPOSTE ALL'UE - BERLUSCONI: UE NON FACCIA DIFFICOLTA'

"Adesso la fanno difficile. Ma io non sono preoccupato, quella del prestito è l'unica cosa da fare. Alitalia non si poteva far assorbire dai francesi". Così il futuro presidente del Consiglio, al termine del comizio finale a sostegno di Gianni Alemanno sindaco di Roma commenta i dubbi di Bruxelles sul prestito-ponte. "Non sono preoccupato da questi problemi - conclude - l'Unione europea deve aiutare le cose giuste e non fare difficoltà".

TREMONTI VEDE L'ANCI, "VIA L'ICI SENZA ONERI PER I COMUNI"

ROMA - Si è svolto questa mattina presso la sede di Forza Italia, un incontro tra il presidente dell'Anci Leonardo Domenici e Giulio Tremonti, vicepresidente di Fi, Giovanni Collino di An e Massimo Garavaglia della Lega. Al termine, informa una nota di Fi, Pdl e Lega Nord si sono impegnati a confermare quanto scritto nel loro programma elettorale: "Totale eliminazione dell'Ici dalla prima casa, senza oneri per i Comuni". "La discussione sulle modalità ed i tempi dell'abolizione dell'Ici - conclude il comunicato - proseguirà con l'Anci in sede istituzionale, dopo la costituzione del governo".L'eliminazione dell'Ici sulla prima casa ci sarà e sarà a costo zero per i Comuni, ha assicurato Giulio Tremonti. Lo ha riferito il vicepresidente dell'Anci ed esponente di Forza Italia, Osvaldo Napoli. "E' stato un incontro politico - ha detto Napoli - molto positivo. Tremonti ha assicurato che continuerà a confrontarsi con l'Anci ma al tempo stesso non sono stati fatti numeri né è stato detto quando si interverrà con l'eliminazione dell'Ici dal momento che, come ha fatto notare lo stesso Tremonti, non è ancora ministro e non conosce quindi i conti che sono stati lasciati dal governo Prodi".

I sindaci revocano il sì a Colasanto


TARANTO - La rappresentanza dei sindaci in seno alla Asl boccia l’operato del direttore generale Domenico Colasanto. I sindaci di Massafra, Mottola e Ginosa, rispettivamente Martino Tamburrano, Giovanni Quero e Luigi Montanaro hanno verbalizzato questa mattina, a chiusura della riunione tenutasi presso la sede Asl, la revoca al parere positivo espresso all’atto della nomina del numero uno dell’Asl di terra ionica. Nomina, lo ricordiamo, che spetta alla Regione. La querelle era esplosa ai primi di aprile quando il sindaco di Mottola, alla notizia del trasferimento dell’anestesista dall’ospedale “Umberto I” al “Pagliari” di Massafra aveva sollevato il polverone. In una conferenza stampa Colasanto aveva dichiarato che si trattava di un servizio che solo temporaneamente era attivo all’Umberto I di Mottola. Ma per il sindaco Quero non è così. A queste polemiche, poi, si è aggiunta, in questi giorni, la scoperta della mancanza, da circa un anno del consulente legale presso il consultorio ospedaliero gestito della Asl. Polemiche su polemiche che hanno trovato riscontro un po’ ovunque. I cinque sindaci della rappresentanza si sono detti, tutti, scontenti di come la sanità ionica è stata gestita. “E’ stata la gestione peggiore dal dopoguerra” commenta il presidente Tamburrano. Per questa ragione adesso stanno formalizzando una richiesta di incontro al presidente della Regione, Nichi Vendola ed all’assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco affinché si convochi, quanto prima, una riunione alla quale far intervenire i sindaci dei sette Comuni ionici in cui ha sede un ospedale (Mottola, Massafra, Grottaglie, Manduria, Castellaneta, Martina Franca e Taranto) durante la quale il direttore generale Colasanto sarà chiamato a relazionare sul piano della salute e sul piano di riordino ospedaliero. Pianificazioni sulle quali regna ancora il caos. “Non abbiamo ancora gli elementi per poterci esprimere su questi strumenti” osserva il sindaco di Grottaglie, Raffaele Bagnardi. “Si è fatta troppa politica in questa gestione - conclude Tamburrano - è giunto il momento di dire basta e di iniziare a parlare di sanità!”. MARIA DE BARTOLOMEO, Taranto Sera

mercoledì 23 aprile 2008

LA SALITA AL COLLE




Berlusconi, incontro con Napolitano
Un'ora di colloquio al Quirinale, 'scambio di vedute generale'


ANSA) - ROMA, 23 APR - Berlusconi ha incontrato per un'ora al Quirinale il presidente Napolitano per 'uno scambio di vedute a carattere generale'. Lo si apprende in ambienti del Quirinale che definiscono il clima disteso e cordiale. Berlusconi si e' recato al Quirinale accompagnato da Gianni Letta.

COMUNI IN CAPITALE

ANSA) - ROMA, 23 APR - Silvio Berlusconi promette 'poteri speciali' per Roma e provincia e attacca il 'modello Veltroni': 'Un disastro'. 'Per Roma - spiega all'emittente 'T9' - c'e' bisogno di maggiori poteri per le istituzioni locali, a partire dal sindaco, anche per la sicurezza'. Chiede poi il voto ad Alemanno 'per voltare pagina'. In termini nazionali, nega che la Lega sara' un ostacolo, smentisce interventi su Francia e AF per Alitalia e sui sindacati dice: 'hanno fatto il loro lavoro'.

MICROSOFT



Berlusconi vede numero 1 Microsoft
Stanca, abbiamo chiesto al colosso Usa di investire in Italia

ANSA) - ROMA, 23 APR - Silvio Berlusconi ha ricevuto a Palazzo Grazioli il numero uno mondiale della Microsoft Steve Ballmer. Ballmer era accompagnato dal presidente della Microsoft Italia Umberto Paolucci. All'incontro ha partecipato anche l'ex ministro dell'Innovazione Lucio Stanca, che ha riferito: 'abbiamo chiesto di investire in Italia, anche nel programma di digitalizzazione e nelle piccole e medie imprese'.

BERLUSCONI: LEGA E' PARTITO DEMOCRATICO MA CAMBI LINGUAGGIO

"Da 21 anni la Lega è un partito democratico. Nei cinque anni in cui è stata al governo non c'é mai stato un solo episodio in cui la Lega abbia causato ritardi o abbia detto no al presidente del Consiglio". Lo afferma Silvio Berlusconi a 'Radio Radio', sfidando a trovare "fatti veri e concreti" attraverso i quali il Carroccio abbia "portato pericoli" all'Italia. Tuttavia, Berlusconi rileva che "il linguaggio della Lega è fatto di iperboli ed è anche un po' rozzo. E quindi dovrebbe cambiare. Certo questo è un difetto. Tuttavia la Lega ha sindaci che amministrano benissimo e comunque - conclude - non credo ci sia nessuna possibilità che la Lega possa fare un danno non dico solo ad un cittadino del centro o del sud ma ad un italiano in generale".Oggi o domani Berlusconi incontrera' il Capo dello Stato per cominciare a parlare della squadra di governo. ''Ho gia' un appuntamento'', ha affermato conversando con i giornalisti ieri sera, poco di prima di rientrare a Palazzo Grazioli, dopo essere stato a cena ospite a casa di Francesco Cossiga.

ALITALIA, BERLUSCONI: AIR FRANCE HA DETTO NO PER VETO SINDACATI

"Air France ha detto no in primo luogo per il veto posto dai sindacati". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Nuova spazio radio riferendosi alla situazione di Alitalia.Successivamente, a 'Radio radio' Berlusconi ha ribadito che "I francesi non si sono ritirati perché ci sono state interferenze politiche, come qualcuno vorrebbe far credere". "Air France ha ritirato la sua offerta per il veto dei sindacati e per il no del governo a condizioni inaccettabili che avrebbero portato ad una incorporazione di Alitalia in Air France che avrebbe deciso tutto da Parigi".

MASSAFRA AI CADUTI


martedì 22 aprile 2008

25 APRILE 2008

Tra le manifestazioni più significative per il 25 aprile, l'Abruzzo ricorderà la strage di sant'Agata a Gessopalena (chieti) dove il 21 gennaio '44 i soldati tedeschi trucidarono 42 persone, soprattutto donne e bambini. Passeggiate della memoria nelle Marche e in Basilicata la manifestazione più importante si svolgerà a Matera, prima città del Mezzogiorno a insorgere contro le truppe di occupazione. A Palermo come ogni anno l’Anpi organizza una manifestazione al Giardino Inglese, davanti al cippo che ricorda Pompeo Colajanni, il comandante partigiano «Andrea barbato», avvocato di Caltanissetta e parlamentare del Pci morto nell’87, il quale guidò le formazioni che liberarono Torino. In Sardegna attenzione tutta concentrata su Alghero per le polemiche scoppiate in seguito alla decisione del sindaco Marco Tedde (Forza Italia) di attenersi al cerimoniale che non prevede «Bella ciao» tra i brani da eseguire durante la manifestazioni ufficiali.

DI PIETRO, ADDIO PD




Pd- Idv, gruppo unico piu' lontano
Incontro al loft, resta il progetto della fusione

ANSA) - ROMA, 22 APR - Il Pd e l'Idv vanno verso due gruppi separati in parlamento ma resta il progetto di una fusione dei partiti nell'arco della legislatura. Sarebbe questo, a quanto si apprende, il punto di caduta dell'incontro tra il vicesegretario del Pd Dario Franceschini, il coordinatore Goffredo Bettini, il portavoce Idv Leoluca Orlando ed il capogruppo alla Camera Massimo Donadi. Ma l'alleanza, come ha detto oggi Di Pietro, e' confermata.

MORO, 30 ANNI DOPO


Ancora oggi la parola e la filosofia politica di Aldo Moro conservano tutta la loro validità, a partire dalla convinzione che il ruolo e la funzione dello Stato fossero individuabili innanzitutto nel rispetto e nella promozione della persona umana. Il senso del rispetto dell’altro, la logica dell’inclusione, del “noi” e non solo dell’ ”io”, una concezione “mite” della politica sono i valori che Moro ci ha trasmessi e che occorre salvaguardare e valorizzare. A trent’anni dal tragico agguato di via Fani mi pare doveroso registrare e sottolineare come, purtroppo, seguendo un copione che è quello della sempre più evidente spettacolarizzazione del crimine, mentre (cresce) è aumentata l’attenzione per le “complesse” personalità dei criminali (BR in questo caso) e i loro veri, presunti o inesistenti pentimenti indagati e descritti con profluire di parole e di immagini; di pari passo è diminuito fin quasi a spegnersIo penso che il rapimento di Aldo Moro, i 55 giorni di prigionia, il suo barbaro assassinio non possano essere estrapolati dall’iniziale criminale agguato nel quale caddero massacrati cinque uomini, cinque lavoratori poliziotti, anche loro testimoni e parte di un popolo al quale il Presidente Moro, il Parlamento che si accingeva a votare la fiducia al Governo, cercavano di proporre una via di concorde responsabilità, per uscire da una lunga e tragica stagione della nostra Repubblica.
Ne scandiamo i nomi, rivolgendo Loro un grato e commosso pensiero.Domenico Ricci, appuntato dei carabinieri, aveva 42 anni; Giulio Rivera, agente di polizia di 25 anni; Francesco Zizzi, vice brigadiere di polizia, 30 anni; Raffaele Iozzino, agente di polizia di 25 anni; Oreste Leopardi, maresciallo dei carabinieri di 52 anni.
Per le loro famiglie, così come per quella di Aldo Moro, dopo 30 anni di silenzio, di dolore e di ricordi, la ferita è ancora aperta, non solo perchè hanno perso i loro cari, non solo perchè il tempo non può cancellare il dolore, ma perchè sono stati certamente lasciati troppo soli.
Cinque uomini dello Stato caduti compiendo il Loro dovere: a loro vada la nostra memoria, il rispetto delle Istituzioni, la solidarietà ai familiari. Il Loro sacrificio, unitamente a quello dell’on. Aldo Moro, non è stato vano: il confronto nella pacifica e civile convivenza, la democrazia, la Repubblica italiana, continuano ad essere, anche grazie a Loro, baluardo inespugnabile del nostro vivere, di un’Italia libera e rappacificata.i il ricordo delle vittime minori, normali, ovvie si potrebbe dire.

CASO FORMIGONI




FORMIGONI RESTA A MILANO, NESSUN MINISTERO
Un incarico di prestigio al vertice del Pdl. Probabilmente il posto di coordinatore, nel partito unico. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende da fonti del Pdl, l'offerta avanzata da Silvio Berlusconi al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, nel corso del colloquio che si è concluso ad Arcore. Il Cavaliere avrebbe chiesto dunque a Formigoni di restare alla guida della regione, aggiungendo la promessa di un incarico ministeriale nel 2010, quando terminerà la legislatura regionale. Formigoni avrebbe invece puntato su un ministero, probabilmente quello delle Attività produttive. Poi, si sarebbe limitato a prendere atto della proposta del Cavaliere. Tuttavia, fonti a lui vicine fanno trapelare "perplessità" da parte del governatore lombardo.

TOTO NOMINE

Niente vertici a due, niente incontri ad Arcore. A via della Scrofa si lavora sottotraccia, in assoltuo silenzio. Ma non per questo Alleanza Nazionale sta ferma al palo, anzi. E sulla composizione del futuro governo del Cavaliere, o quantomeno sui propri rappresentati da inserire nel prossimo esecutivo di Centrodestra, An ha le idee molto chiare. Data da tutti ormai per scontata la presidenza della Camera a Gianfranco Fini, il nodo Alemanno incide sulla scelta per il Welfare. Dove, in caso di sconfitta nella corsa per il primo cittadino della capitale, dovrebbe finire proprio l'ex ministro delle Politiche Agricole. Se invece Alemanno dovesse sedere sulla poltrona più prestigiosa del Campidoglio, allora potrebbe essere Maurizio Sacconi, veneto, esponente di Forza Italia ed ex sottosegretario di Roberto Maroni, a guidare il pesante dicastero. Giochi fatti sul fronte Difesa. Manca soltanto l'ufficialità, ma nessuno nutre ormai dubbi sul nome di Ignazio La Russa, capogruppo uscente a Montecitorio di Alleanza Nazionale. In pole position, al momento - visto il compito istituzionale 'super partes' che dovrà avere Fini - pure per il ruolo di coordinatore di An, in attesa della nascita del partito unitario con Forza Italia. Ma se il parlamentare siciliano dovesse insediarsi a Via XX settembre, quel ruolo interno potrebbe essere ricoperto da un altro collega di partito.Non sembrano esserci novità, invece, sul fronte Infrastrutture (viceministro il leghista Roberto Castelli). A guidare l'importante ministero, che dovrà occuparsi anche di Trasporti e Ambiente, dovrebbe essere Altero Matteoli, presidente dei senatori nella passata legislatura. Diversi punti interrogativi ritardano invece la scelta sul titolare del ministero di Via Arenula. Se An infatti spinge per ricoprire la carica di Guardasigilli (Fini caldeggia con insistenza Giulia Bongiorno, ma sembra avere qualche chance anche Alfredo Mantovano), Berlusconi non intende mollare la presa. Ecco perché in quota Forza Italia rimane ancora in corsa Marcello Pera (ex presidente del Senato), mentre inizia a circolare anche l'ipotesi legata alla responsabile azzurra in Lombardia Mariastella Gelmini.
Potrebbe tornare al suo posto invece Adolfo Urso, ex viceministro per il Commercio Estero. L'esponente aennino, infatti, sembra indirizzato a riprendere in mano le stesse deleghe avute dal 2001 al 2006. Stavolta, però, il Commercio Estero non starebbe più all'interno del ministero delle Attività Produttive, bensì in quello degli Esteri. Alla Farnesina, quindi, si profilerebbe il tandem tra Franco Frattini e Urso, e i continui contatti tra i due, avuti negli ultimi giorni, avvalorerebbero questa ipotesi. Spinge per rientrare al ministero della Sanità anche l'ex sottosegretario Cesare Cursi: al momento, però, per la carica di ministro è favorito il forzista Maurizio Lupi, braccio destro del Governatore della Lombardia Formigoni.

FORMIGONI



Formigoni: tutto bene, tutto bene
Governatore della Lombardia non spiega incontro con Berlusconi

ANSA - ARCORE (MILANO), 22 APR - 'Tutto bene, tutto bene'. Cosi'il presidente della Regione Lombardia Formigoni ha detto lasciando la casa di Berlusconi ad Arcore. Formigoni non si e' voluto fermare con i giornalisti per spiegare l'esito dell'incontro e alla domanda se restera' in Lombardia o se andra' a Roma si e' limitato a dire 'tutto bene, tutto bene'. L'incontro tra Berlusconi e Formigoni e' durato una quarantina di minuti.

EFFETTO MUSSOLINI



GOVERNO: MUSSOLINI, A.A.A., LAUREATA OFFRESI PER MINISTERO

ROMA - "A.A.A. laureata in medicina e chirurgia, pluriennale esperienza politica a livello europeo, nazionale e amministrativo, ottime e consolidate qualità relazionali, specializzata in tematiche sociali, temperamento combattivo, ottima conoscenza di inglese e francese, bella presenza, offresi per incarico di ministro, con o senza portafoglio. Esclusi perditempo. Trattative quasi riservate". E' il provocatorio 'annuncio' "che verrà pubblicato sui principali quotidiani di Arcore" con cui Alessandra Mussolini, segretario di Azione Sociale e deputato Pdl "in relazione alle ormai incontrollate e, talvolta, paradossali indiscrezioni sulla possibile formazione di Governo", di fatto si candida a un dicastero.

CASO ALITALIA

Bonaiuti: prestito ponte. Bonino: abbiamo fatto scappare Air France


Alitalia: probabile Cdm mercoledi'


(ANSA) - ROMA, 22 APR - Potrebbe tenersi domani, secondo fonti di governo, il Consiglio dei ministri che farebbe il punto sulla vicenda Alitalia. 'Mi auguro che il prestito ponte sia piu' lungo in modo da coprire il periodo utile per vedere i conti e vagliare le offerte conseguenti', dice Bonaiuti aggiungendo che 'da parte di Aeroflot c'e' un risveglio d'interesse'. 'Abbiamo fatto scappare Air France - dice il ministro uscente Bonino -e non si vede nient'altro, salvo strizzare soldi ai contribuenti'.

lunedì 21 aprile 2008

SICUREZZA SUBITO

Il «pacchetto sicurezza» sarà uno dei primi provvedimenti varati dal governo Berlusconi. Nuove norme, nuovi fondi e più uomini delle forze dell’ordine per affrontare l’allarme criminalità, diventato ormai la prima preoccupazione. Città grandi, medie o piccole ormai non c’è più molta differenza.

FITTO: ELEZIONI PUNTO DI PARTENZA

(ANSA) - BARI, 21 APR - 'Il risultato delle politiche e' un punto di partenza, i ballottaggi possono segnare l'inversione di tendenza in molti comuni'. Cosi' Fitto.Il coordinatore per la Puglia di Fi-Pdl e' convinto che si puo' fare un buon risultato anche a Foggia. E sui ballottaggi interviene anche Adriana Poli Bortone. 'Roma e' importantissima - ha detto il coordinatore An-Pdl in Puglia - dobbiamo mobilitarci perche' prendere il governo della capitale e' molto che prendere qualche ministero'.

BALLOTTAGGIO

Ballottaggi: in 5. 800. 000 alle urne
(ANSA) - ROMA, 21 APR -Saranno 5.716.839,di cui 2.732.867 maschi e 2.983.972 femmine,gli elettori impegnati domenica 27 e lunedi' 28 aprile al turno di ballottaggio. Si torna alle urne per le elezioni dei presidenti di 5 province e dei sindaci di 43 comuni, di cui 6 capoluoghi di provincia. Le operazioni di voto, dice il Viminale, si svolgeranno dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 del lunedi'. Lo scrutinio iniziera' dopo le operazioni di voto.

CONVOCAZIONE SENATO


IL 29 APRILE CONVOCATA LA PRIMA SEDUTA DELLA XVI LEGISLATURA

Il Senato della Repubblica è convocato martedì 29 aprile 2008 alle ore 10.30 per la prima seduta della XVI Legislatura. All'ordine del giorno figurano: la costituzione dell'Ufficio di Presidenza provvisorio; la costituzione della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri e la proclamazione dei senatori subentranti; l'elezione del Presidente. In base a quanto disposto dall'art. 2 del Regolamento di Palazzo Madama, "nella prima seduta dopo le elezioni il Senato é presieduto provvisoriamente dal più anziano di età". A Palazzo Madama il compito di presiedere la seduta dovrebbe spettare al premio Nobel Rita Levi Montalcini che domani compie 99 anni. Ma la senatrice a vita potrebbe rinunciare passando la mano, come avvenne nella precedente legislatura, al presidente emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il senatore a vita più anziano d'età dopo Rita Levi Montalcini.

TOTO MINISTRI






BERLUSCONI: "NULLA DI DECISO, CI SARANNO SORPRESE"



Non ci sono ancora cose certe e definite. Tutto si concluderà quando avrò l'intero panorama chiaro". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo al telefono al Mediolanum Market Forum, a proposito della composizione della squadra di governo. Berlusconi ha ribadito che "nulla è ancora deciso. Sarò io a sottoporre i nomi della squadra, formata da una sessantina di persone, al presidente della Repubblica. Credo ci saranno sorprese"."Nei momenti di crisi, come quella che stiamo attraversando, è necessaria una visionaria follia". Lo ha detto Silvio Berlusconi, che è intervenuto al telefono al Mediolanum Market Forum, a proposito degli interventi necessari cui sarà chiamato il suo governo. Berlusconi ha citato Erasmo da Rotterdam, affermando: "Le opere più giuste non sempre sono dettate dalla ragione, ma necessitano di una capacità visionaria. Noi nella nostra responsabilità di governo dovremo fare cose che altri non avrebbero neanche il coraggio di iniziare. Personalmente sto vivendo un momento simile a quello di tanti anni fa come imprenditore". Berlusconi ha quindi aggiunto: "Possiamo cambiare l'Italia, dare una svolta di qualità al sistema, cambiare lo stato che è fermo all'800 e renderlo competitivo, nonostante il momento di difficoltà".

ECONOMIA: BERLUSCONI, CRISI DIFFICILE MA CON RIFORME ITALIA PUò ESSERE COMPETITIVA

Milano, 21 apr. (Adnkronos) - "Il momento per l'economia e' molto difficile e la situazione per l'Italia presenta ulteriori elementi di negativita'". Ma il paese puo' uscire dalla crisi e diventare competitivo "con riforme strutturali alle istituzioni e alla pubblica amministrazione". Lo ha detto Silvio Berlusconi, leader del Pdl, in collegamento telefonico al Mediolanum Market Forum in corso a Milano. Per Berlusconi sull'economia italiana pensano in modo particolare fattori come "l'iper valutazione dell'euro, che rende difficile il nostro export, la concorrenza di paesi come la Cina, i prezzi alle stesse delle materie prime,il gap infrastrutturale rispetto ai concorrenti europei e il forte debito pubblico". La situazione, per il premier 'in pectore', "e' molto difficile e qualcuno la giudica inaffrontabile''. ''Ma dalla crisi -ha continuato- dobbiamo far venire fuori le opportunita'. Nei momenti difficili chi ha coraggio, capacita' organizzativa e di visione, puo' trovare il suo momento di grazia. Possiamo realizzare il sogno di cambiare l'Italia". (segue)

domenica 20 aprile 2008

TOTO MINISTRI



Ultime caselle da riempire e un vertice per scrivere un nome su quelle rimaste vuote. Lavoro mai stato così facile - assicurano gli interessati - grazie al fatto che il panorama politico è stato semplificato radicalmente dagli elettori. Alla coalizione formata da Popolo della libertà e Lega Nord restano da definire i particolari della futura squadra di governo, solo che questa volta le ultime mosse, più che dal manuale Cencelli, saranno dettate da esigenze simili a quelle degli altri governi europei: la presenza femminile, la competenza e la capacità di essere immediatamente operativi.

Una delle ultime novità riguarda il leader del Carroccio che potrebbe affiancare Gianni Letta nel ruolo di vicepresidente del Consiglio. Forse con la delega alle Riforme. Ma anche senza, a seconda di quante posizioni chiave dell’esecutivo saranno assegnate alla Lega. Ieri si è fatto anche il nome di Roberto Calderoli come vicepremier, con la responsabilità delle Riforme che andrebbe a Bossi. Il Carroccio peserà comunque molto. Per Roberto Maroni si profilano incarichi di primo piano. Ieri si parlava di Attività produttive, ma non è tramontato nemmeno il ritorno al ministero dell’Interno, sull’onda degli otto punti percentuali ottenuti dal partito nordista. A far pendere la bilancia per quello che un tempo si chiamava ministero dell’Industria, il fatto che il dicastero ha anche la competenza per la Comunicazione, e l’orientamento sarebbe quello di non assegnarlo al partito del premier. Se dovesse prevalere questa ipotesi, allora al Viminale potrebbe finire un azzurro. Si fanno i nomi di Marcello Pera o Claudio Scajola. Voci, per il momento, visto che Berlusconi manterrà la lista riservata fino alla prossima settimana.Ci sono caselle che rimangono vuote per necessità. Il voto per il comune di Roma ha ritardato i giochi per il Welfare, mega ministero che, per effetto della riforma Bassanini, accorperà Sanità, Lavoro e Politiche sociali. Si fa il nome di Rosy Mauro, sindacalista della Lega. Ma resta in ballo anche Gianni Alemanno. Senza contare che si tratta di un dicastero al quale sono interessate anche le categorie che gradirebbero un politico con un profilo da tecnico come Maurizio Sacconi. Ma non sono escluse soluzioni orientate alla Sanità, con un tecnico puro. Per alcune cariche i giochi sono fatti da tempo. Fini alla presidenza della Camera e Renato Schifani al Senato, Giulio Tremonti all’Economia, Stefania Prestigiacomo alle Pari opportunità, Lucio Stanca all’innovazione e Franco Frattini al ministero degli Esteri. Con un viceministro di An con responsabilità per il Commercio estero, ruolo che sembra su misura per Adolfo Urso. Possibile Roberto Formigoni all’Istruzione, anche se per il governatore della Lombardia sarebbe spuntata anche la presidenza del Senato. Sempre più quotati Giulia Bongiorno per la Giustizia e Ignazio La Russa per la Difesa. Tanto che ieri a Porta a porta Berlusconi si è rivolto a lui con uno scherzoso: «Dalla faccia del ministro La Russa si può concludere che...».Da decidere l’Agricoltura che potrebbe vedere il ritorno di Adriana Poli Bortone. In ballo anche un leghista, si fa il nome di Gianpaolo Dozzo, già sottosegretario. Due nomi azzurri per i Beni culturali: Paolo Bonaiuti e il coordinatore nazionale Sandro Bondi.

ROMA AL BALLOTTAGGIO




ROMA
RIVOLTA NELL'UDC:
"VOTIAMO ALEMANNO"
Libertà di scelta o sostegno ad Alemanno? Scoppia la lite nell’Udc sul ballottaggio per il Campidoglio. La linea ufficiale, espressa dai responsabili del partito di Casini, è quella di lasciare agli elettori «libertà di voto». Ma l’ago della base capitolina dell’Udc è spostato in modo evidente sul candidato sindaco del Pdl, Gianni Alemanno. A dimostrazione di ciò, ieri mattina, la classe dirigente romana del partito di via Due Macelli, tra quadri, dirigenti, eletti e candidati nei municipi, ha deciso di inviare una lettera a Pier Ferdinando Casini, Rocco Buttiglione e Lorenzo Cesa, per dichiarare apertamente l’appoggio ad Alemanno, rompendo così con quanto stabilito a livello nazionale.«La base dell’Udc di Roma - si legge nella lettera firmata da circa 100 consiglieri del partito - in disaccordo con la linea dettata dalla classe dirigente nazionale, che invita i propri iscritti e i propri elettori a non schierarsi al ballottaggio per l’elezione del sindaco di Roma, decide di appoggiare la candidatura di Gianni Alemanno». Inoltre «con tale decisione si intende altresì estendere il sostegno ai candidati presidenti dei municipi del Pdl, e al candidato presidente della Provincia di Roma Alfredo Antoniozzi». La decisione presa a livello nazionale, per i dirigenti dello scudocrociato locale, «è incompatibile» perché «il centrodestra è il luogo di naturale collocazione politica del nostro partito e del suo elettorato».

emergenza rifiuti
















Rifiuti: Eboli, no a sito ecoballe
Dimostranti continuano a raggiungere localita' Coda di Volpe






ANSA- SALERNO, 19 APR - I cittadini di Eboli stanno presidiando la zona di Coda di Volpe per protestare contro la realizzazione di un sito di stoccaggio.Il commissario straordinario di governo per l'emergenza rifiuti Gianni De Gennaro ha deciso infatti di adibire a sito di stoccaggio per le ecoballe le vasche del vecchio depuratore del consorzio di bonifica Destra Sele a Coda di Volpe.Con il passare del tempo continuano ad affluire sul posto i dimostranti che temono un crollo verticale dell'economia locale.

sabato 19 aprile 2008

CASO SANTORO



PER SANTORO ELETTORI STUPIDI


Milano - È iniziata con un Michele Santoro dai toni quasi ecumenici. Poi ha imboccato la solita via, quella dell’insulto. Ed è finita con una presa di distanze da parte della stessa redazione. È giovedì scorso e la puntata di Annozero parte con una sintesi ineccepibile di Santoro: «Oggi c’è una mezza Italia, un po’ minoritaria, stordita e attonita; e un’altra metà, ben più abbondante, che invece gioisce ed esulta: è tornato Berlusconi». Si è addirittura spinto, il conduttore, a rivolgere mellifluo i suoi «auguri più sinceri al governo che si sta costituendo». E si è concesso un momento accorato, da mozione degli affetti, con le reazioni a caldo, all’arrivo dei numeri della valanga azzurro-verde, registrate in una sede toscana del Pd; con anziane compagne quasi in lacrime e una foto di Berlinguer in lenta dissolvenza.
Ma una volta avviato il dibattito, qualcosa è andato storto. Qualcosa è sfuggito di bocca, più che di mano, al «bravo conduttore»: una parolina. Perché riferendosi ai toni violenti usati contro Silvio Berlusconi in campagna elettorale dal solo Antonio Di Pietro - «malfattore e corruttore di giudici», letterale! - ha posto all’ex pm, presente in studio, la domanda: «Gli italiani sono stupidi, oppure votando come hanno votato dimostrano di non condividere il suo modo di vedere le cose?». Ma il leader dell’Italia dei Valori, gongolante e visibilmente ingrassato dai suffragi, seppure fedele al suo personalissimo italiano, si è precipitato a precisare che no, «noi rispettiamo il risultato perché sono gli italiani che lo hanno eletto».

EMERGENZA SICUREZZA



STUPRO A ROMA, AGGREDITA STUDENTESSA STRANIERA


Ha sbagliato fermata del treno che da circa un mese prendeva tutti i giorni, è scesa ad una fermata precedente ed ha trovato violenza e rabbia. Improvvisamente nel giro di pochi istanti una studentessa universitaria africana, di 31 anni, proveniente dal Lesotho, è stata aggredita, accoltellata e violentata, in una zona di campagna, da un romeno, arrestato subito dopo dai carabinieri, avvertiti da due persone che avevano assistito alla scena. Teatro di un'altra storia di violenza e degrado è ancora una volta una stazione ferroviaria di Roma, quella della Storta sulla via Cassia, nella periferia così come successe ad ottobre per Francesca Reggiani, aggredita, rapinata e uccisa sempre da un romeno all'uscita della stazione di Tor di Quinto, nello stesso quadrante della città. "Un angosciante copione che sembra ricalcare l'aggressione di Tor di Quinto", dice oggi un investigatore dei carabinieri e le modalità di quanto avvenuto nella tarda serata di giovedì a Roma sembrano confermarlo. Per un giorno intero i carabinieri hanno cercato di non far trapelare la notizia per avere un quadro investigativo "chiaro e senza sbavature". Hanno voluto appurare se Joan Rus, 37 anni, avesse agito da solo o con un complice. Il romeno ha fatto tutto da solo. Ha visto la giovane studentessa, laureata, che frequenta un master in economia nella facoltà di scienze politiche alla Sapienza, a Roma da pochi mesi, figlia di un funzionario dell'ambasciata del Lesotho, l' ha avvicinata, strattonata per portarla con sé nelle campagne circostanti. Al primo tentativo di reazione della vittima, l'ha ferita con una coltellata all'addome e l'ha trascinata via tappandole la bocca. Questa violenza gli è stata fatale perché il romeno è stato notato da due passeggeri che hanno fermato una pattuglia di carabinieri che passava nella zona per alcuni controlli. Le ricerche sono state tempestive e immediate. La vittima e l'aggressore sono stati trovati in un luogo appartato che circonda la stazione. Lui arrestato, lei è stata portata di corsa in ospedale. La giovane è fuori pericolo, è ricoverata nel reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale San Filippo Neri, e secondo quanto accertato dai medici oltre al taglio all'addome aveva evidenti segni di violenza sessuale. L'aggressore ora è nel carcere di Regina Coeli. Dovrà rispondere di tentato omicidio, violenza sessuale e sequestro di persona.

DOPO ELEZIONI: ALTRI GUAI IN VISTA


ANSA- ROMA, 19 APR - Inviati al Tribunale dei ministri gli atti relativi alla posizione del ministro Alfonso Pecoraro Scanio e di altre persone. L'ipotesi di reato e' di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Si tratta dell'inchiesta avviata dal Pm di Potenza Henry John Woodcock. Ad inviare gli atti al collegio competente per i reati ministeriali e' stata la procura di Roma alla quale erano arrivate le carte per competenza territoriale.

Governo ombra, l'unico nell'89, c'era anche Napolitano




Lo volle Occhetto, duro' 3 anni, a Palazzo Chigi c'era Andreotti

ROMA, 15 APR - Il governo ombra (''shadow cabinet'') e' un'istituzione tipica della democrazia britannica e di paesi che, in quanto ex colonie, ne hanno adottato i costumi parlamentari. Al capo del principale partito di opposizione viene riconosciuto formalmente lo status di ''capo dell'opposizione''; questi, assieme ai suoi ''ministri ombra'', si confronta in Parlamento con le proposte del governo ufficiale avanzando le controproposte dell'opposizione. In Italia la formula del governo ombra fu usata, ma senza riconoscimento di status nei regolamenti parlamentari, dal Pci di Achille Occhetto: nel luglio 1989, in occasione della crisi del governo De Mita conclusa con la formazione del sesto governo Andreotti, Occhetto rispose con la formazione di un ''governo ombra'', chiamato a contrapporsi alla maggioranza di pentapartito. ''A noi - fu il commento di Andreotti - non dispiace affatto che ci sia un governo ombra, ma l'essenziale e' che rimanga sempre ombra''. Di quel ''governo ombra'', presieduto dallo stesso Occhetto, facevano parte gli uomini piu' importanti che potessero mettere in campo il Pci e la Sinistra indipendente (gruppo parlamentare costituito da indipendenti eletti nelle liste comuniste). A Giorgio Napolitano, attuale presidente della Repubblica, era affidata al politica estera; Vincenzo Visco, aveva l'incarico per le finanze, e Giovanni Berlinguer per la sanita'. Per la cultura e lo spettacolo era stato scelto il regista Ettore Scola, mentre di giustizia si occupava Stefano Rodota'. L'esperienza del governo ombra del Pci, poi Pds, si protrasse fino alle elezioni del 1992; successivamente le funzioni di proposta e iniziativa parlamentare furono affidate a nove portavoce, competenti sulle varie materie. In seguito di governo ombra ha parlato, fra gli altri, Marco Pannella, nel 1995, per incitare Silvio Berlusconi a usare questo strumento per l'opposizione al governo Dini. E sempre nel centro destra se ne torno' a parlare dopo la sconfitta del 1996 (lo proposero, fra gli altri, Antonio Martino e Giuliano Ferrara. e lo stesso Gianfranco Fini); ma, nonostante un dibattito piu' volte rilanciato, Berlusconi non ne fece niente. Non ne fece niente anche l'Ulivo dopo la sconfitta del 2001, nonostante l'idea fosse stata sostenuta, fra gli altri, da Walter Veltroni. Francesco Rutelli, che aveva guidato la coalizione alle elezioni, lo avesse proposto ufficialmente nel gennaio 2002, ma senza che fra i Ds e la Margherita si trovasse il necessario accordo (anche perche' la proposta si sovrapponeva al dibattito sulla leadership della coalizione). Sulla carta era rimasta, da ultimo, anche l'idea annunciata da Silvio Berlusconi che, dopo la nascita del governo Prodi nel 2006, aveva parlato di un ''governo azzurro'', composto da ''ministri juniores'', incaricati di fare ''una seria opposizione al governo in carica''.(ANSA)