Questo blog nasce da noi giovani del PDL Massafra, affinchè i nostri ideali ed i nostri valori possano essere condivisi da più gente possibile, per chi, come noi, vede nella politica uno stimolo di confronto e di crescita.

RAGGIUNGICI AL NUOVO SITO www.pdlmassafra.it

sabato 28 giugno 2008

Sanità, codice rosso dei medici


Appello di tutte le sigle a Vendola: "A breve non potremo assistere i pazienti"


La sanità pugliese vicina al collasso. L'affondo contro il governo regionale arriva dai sindacati della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria. Quattordici sigle che, in una lettera aperta al presidente Nichi Vendola e all´assessore alla Salute, Alberto Tedesco, evidenziano un "codice rosso" per il sistema sanitario regionale. «È un allarme ingiustificato e ripetitivo, visto che il documento è dello stesso tono di un altro recapitato un mese fa, e comunque in questo arco di tempo sono stati fatti grossi passi in avanti», replica seccato il presidente della Regione. Lo scontro, però, rimane ed è destinato ad acuirsi con il passare dei giorni, alimentato anche delle opposizioni di centrodestra.


Secondo le organizzazioni sindacali dei dirigenti della sanità, «in un futuro molto prossimo, il sistema sanitario regionale non sarà in grado di far fronte ai bisogni di assistenza dei cittadini». Le responsabilità, a loro giudizio, vanno equamente ripartite fra governo centrale ed esecutivo regionale. Se i sindacati addebitano a Roma un disuguale riparto del fondo sanitario nazionale, che penalizza le Regioni meridionali, e l´incombente effetto del federalismo fiscale, alla giunta regionale rimproverano l´assenza di un serio e compiuto indirizzo programmatorio. A preoccupare è «la dispersione delle risorse, che non solo è concausa di fenomeni di malasanità, ma è anche offesa ai cittadini che sono chiamati a sostenere la fiscalità regionale».


Di qui la richiesta di eliminare una serie di criticità. I sindacati dei dirigenti ospedalieri elencano quelle che a loro giudizio sono più gravi: ritardo del varo del Piano regionale della salute e del connesso riordino ospedaliero e squilibrio dell´offerta assistenziale sul territorio. E ancora: mancata integrazione tra il servizio 118 e i dipartimenti di urgenza-emergenza. I sindacati attribuiscono al governo regionale anche «scelte politico-operative volte talora a soddisfare richieste campanilistiche, che poco si conciliano con l´interesse più generale», oltre che un accreditamento di strutture private, che avviene «al di fuori di una organica programmazione regionale e senza un adeguato controllo sulla qualità e sull´effettiva utilità delle prestazioni espresse». Per non parlare delle nuove Asl provinciali, a loro giudizio gestite male. Per questo i sindacati invocano «decisioni non contraddittorie, coraggiose e chiare, utili ad ottenere una sanità pubblica più attenta alla corretta e trasparente gestione delle risorse umane, tecnologiche e finanziarie».

Con le organizzazioni dei dirigenti ospedalieri si schiera il capogruppo di Forza Italia, Rocco Palese. «Hanno ragione da vendere i medici nel dire a Vendola che manca il coraggio delle scelte in campo sanitario, cosa peraltro che noi diciamo ormai da tre anni - accusa - Ma, purtroppo per la Puglia, siamo costretti ad aggiungere che mancano ormai da tempo anche il presidente Vendola e la sua maggioranza». Il governatore però contrattacca. «Non c´è nessun allarme rosso - dice - né mancanza di coraggio. C´è al contrario la consapevolezza di aver trovato di concerto con i soggetti coinvolti una strada maestra che ci porterà sicuramente a raggiungere l´obiettivo prefissato di una sanità più moderna, più efficiente e più vicina ai cittadini». Vendola rassicura i sindacati. «Il percorso di approvazione del Piano della salute è alle battute finali: l´approvazione in consiglio regionale è prevista entro la fine di luglio».
la Repubblica

Nessun commento: