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mercoledì 18 giugno 2008

Piano della salute, prime critiche

MOTTOLA - “Convocherò in sindaci del versante occidentale perchè è giusto far sentire la voce di un intero territorio che rischia di rimanere scoperto”. E’ l’annuncio del sindaco di Mottola, Giovanni Quero che, pur non avendo completamente analizzato il piano della Salute approvato dalla giunta regionale, muove le prime critiche. “Si sono fatti notevoli passi indietro - dice - e c’è la prova provata dall’inganno. Ricordo che tre anni fa il presidente Vendola accusava il piano Fitto di voler chiudere gli ospedali. Oggi le strutture ospedaliere di Massafra, Mottola sono destinate a scomparire perchè avranno meno di 70 posti letto e Castellaneta viene ridotto a ospedale di base. Questo la dice lunga sulla volontà del governatore di lasciare scoperto un intero territorio. Mottola, ad esempio, scende da 100 a meno 70 posti letto, riducendosi ad un mero poliambulatorio”. Di contro nel piano sono previsti tre nuovi ospedali: a Taranto, a Martina e nel bacino tra Grottaglie e Manduria. “Non dico no alle nuove strutture - aggiunge Quero - ma per il resto del territorio si continuano a scippare specialità e reparti. Questo vuol dire che chi risiede nel versante occidentale ionico dovrà aspettare altri vent’anni per essere curato. Si capisce chiaramente che l’obiettivo è il risparmio a tutti i costi. E Vendola non ha avuto nemmeno il coraggio di venire a discutere con i cittadini. Per lo meno Fitto si assunse la responsabilità del confronto raccogliendo anche le critiche”. Su un punto Quero invita a riflettere: “Si sono spesi miliardi di vecchie lire per una struttura come quella di Mottola che ora si chiude mentre altri ospedali vengono costruiti. Perché?MARIA DE BARTOLOMEO Taranto Sera

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