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lunedì 23 giugno 2008

BERLUSCONI: Non esiste una norma salva premier ma salva tutti

"Non esiste una norma salva-premier. Ho indignazione di questo e diro’ ai miei legali che io non voglio approfittare di questa norma perche’ voglio allontanare qualunque sospetto. Questa e’ una norma salva-tutti". Lo ha affermato il nostro premier Silvio Berlusconi che ha annunciato una conferenza stampa per la prossima settimana, nella corso della quale denuncera’ "iniziative di pm e giudici che, infiltrandosi nel potere giudiziario, vogliono sovvertire la democrazia in Italia". Questa e’ una cosa che "non permettero’". Silvio Berlusconi ha parlato del processo Mills che lo vede imputato ed ha commentato: "Giuro sui miei figli che sono innocente. Non c’e’ nemmeno l’ombra dell’ombra" di una possibile colpevolezza. "Mi ritirerei dalla vita politica e cambierei paese". Si tratta di "fatti risibili, e’ una cosa che non posso sopportare".


E a Walter Veltroni, che nel suo discorso davanti alla platea di delegati dell’Assemblea costituente del Pd e’ tornato ad attaccare l’operato del governo e l’atteggiamento della maggioranza, il presidente del Consiglio ha replicato in modo deciso invitandolo a preoccuparsi delle "terrificanti" notizie sui conti di Roma. Se ci saranno conferme di una "bancarotta" gli amministratori di Roma saranno "falliti" che "non potranno piu’ governare. Che il responsabile di questi conti - ragiona il premier - si proponga come leader di una parte politica e’ incredibile". Poi aggiunge: "Ho fotografato un’emergenza che mi ha stranito. Spero che quel che appare non sia vero, perche’ non sapremmo come ripianarlo. Siamo tutti sbalorditi da quello che sta emergendo, sarebbe drammatico che i conti della capitale fossero davvero questi. È qualcosa che ha dell’incredibile, e’ un fatto allucinante. Stiamo parlando dell’amministrazione di Roma, che sia Rutelli, che sia la Giunta. Occorre fare una due diligence anche nell’interesse di chi ha gestito la citta’". Insomma, sembra praticamente finita la fine della "luna di miele" tra governo e opposizione. Anzi, spiega il premier, "veramente non c’e’ mai stata una luna di miele in Parlamento con l’opposizione. Ci sono state anzi forme di contrasto dure e direi anche eccessive".

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