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domenica 8 giugno 2008

Dal salotto al polo tessile: la crisi si sta allargando

Lospinuso: "Il Governo c'è". An-PdL: si al tavolo tecnico.

"L’incontro romano che Pasquale Natuzzi ha avuto con il presidente del gruppo senatoriale del Pdl Maurizio Gasparri prima e con il ministro Scajola poi è la dimostrazione più immediata dell’attenzione estrema che sulla crisi del mobile imbottito, che rischia di investire in termini drammatici vastissime aree del territorio e della popolazione pugliese, pongono i vertici politici e di governo della nuova maggioranza nazionale".

Lo ha dichiarato il consigliere regionale e presidente provinciale An di aranto Pietro Lospinuso riferendosi alla crisi che sta investendo gli stabilimenti tarantini. "La situazione, rispetto a quella di due anni fa quando fu lo stesso ministro Scajola a definire, d’intesa con le aziende, le Istituzioni locali e le parti sociali - un protocollo costruttivo che se attuato avrebbe in qualche misura contenuto la crisi, si è purtroppo pesantemente aggravata, anche per l’assenza di concrete iniziative dei Governi nazionale e regionale di sinistra, nonchè delle loro complessive politiche di sostanziale ostilità nei confronti del mondo delle imprese e della stessa cultura dello sviluppo - ha proseguito – basti pensare agli inasprimenti fiscali ed alle complicazioni normative, in chiave poliziesca, non soltanto di Visco, ma anche di Vendola. Analogo disastro si è delineato nel settore del tessile-abbigliamento, anch’esso sostanzialmente abbandonato a sè stesso dagli stessi soggetti che ne avevano a lungo strumentalizzato le prime sofferenze". Sullo stesso tema interviene il gruppo consiliare di An-Pdl, che ha presentato una interpellanza per chiedere al presidente della Provincia Gianni Florido di «farsi promotore dell’istituzione di un tavolo tecnico al fine di individuare le soluzioni necessarie a scongiurare gli ulteriori agli della forza lavoro degli stabilimenti del Gruppo Miroglio, della Natuzzi, e, pare anche della TBM».

Il gruppo di An-Pdl esprime «forte preoccupazione per il perdurare della crisi delle aziende e ritiene che in questo momento il miglior modo di manifestare la solidarietà ai lavoratori sia quello di promuovere un impegno istituzionale sinergico e concreto che coinvolga i massimi enti territoriali, ossia la Provincia, i Comuni di Ginosa, Laterza e Castellaneta, le parti sociali e i vertici aziendali». Il gruppo ritiene che «il tavolo tecnico possa costituire il punto di partenza per individuare le possibili soluzioni alternative tese a scongiurare il dramma della disoccupazione per altre centinaia di lavoratori».

Il gruppo di AN-PDL ritiene che «attraverso il tavolo tecnico le aziende beneficiarie di incentivi statali, debbano essere sollecitate a reinvestire parte degli utili sul territorio in cui si trovano gli stabilimenti, valutando la possibilità di investimento in settori tradizionali e strategici per l’economia locale, ad esempio turismo e agricoltura. Pur tenendo conto della crisi che affligge i settori industriali del mobile imbottito e del tessile-abbigliamento, il gruppo ritiene che le società imprenditoriali che hanno investito nel nostro territorio usufruendo di incentivi statali (e quindi di risorse derivanti anche dalle tasche dei contribuenti) non possano far ricadere sulla nostra comunità le conseguenze di politiche aziendali che sembrano la premessa di un progressivo disimpegno dal nostro territorio, per di più ricorrendo agli ammortizzatori sociali che costituiscono un ulteriore costo per la collettività». «Al fine di far valere le ragioni del territorio – conclude la nota - e di evitare ulteriori contraccolpi all’economia e al tessuto sociale della nostra provincia, riteniamo che il tavolo tecnico possa essere un importante momento di confronto».

Corriere del Giorno

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