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mercoledì 18 giugno 2008

BERLUSCONI A SCHIFANI: Favorevole al disegno di legge a tutela delle più alte cariche dello Stato

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato una lettera al presidente del Senato, Renato Schifani, dopo la presentazione degli emendamenti del Pdl al dl sicurezza. Ecco il testo integrale.


"Caro Presidente come le e’ noto stamane i relatori senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto "decreto sicurezza" un emendamento volto a stabilire criteri di priorita’ per la trattazione dei processi piu’ urgenti e che destano particolare allarme sociale. In tale emendamento si statuisce la assoluta necessita’ di offrire priorita’ di trattazione da parte dell’autorita’ giudiziaria ai reati piu’ recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno consentira’ alla magistratura di occuparsi dei reati piu’ urgenti e nel frattempo al Governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali".


Berlusconi continua: "I miei legali mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile a uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell’ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in cio’ supportato da un Tribunale anch’esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria.
Proprio oggi, infatti, mi e’ stato reso noto, e cio’ sara’ oggetto di una mia immediata dichiarazione di ricusazione, che la presidente di tale collegio ha ripetutamente e pubblicamente assunto posizioni di netto e violento contrasto con il Governo che ho avuto l’onore di guidare dal 2001 al 2006, accusandomi espressamente e per iscritto di aver determinato atti legislativi a me favorevoli, che fra l’altro oggi si troverebbe a poter disapplicare". Per il presidente del Consiglio "ancora una volta, secondo l’opposizione l’emendamento presentato dai due relatori, che e’ un provvedimento di legge a favore di tutta la collettivita’ e che consentira’ di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati piu’ gravi e piu’ recenti, non dovrebbe essere approvato solo perche’ si applicherebbe anche ad un processo nel quale sono ingiustamente e incredibilmente coinvolto. Questa e’ davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale. Sono quindi assolutamente convinto, dopo essere stato aggredito con infiniti processi e migliaia di udienze che mi hanno gravato di enormi costi umani ed economici, che sia indispensabile introdurre anche nel nostro Paese quella norma di civilta’ giuridica e di equilibrato assetto dei poteri che tutela le alte cariche dello Stato e degli organi costituzionali, sospendendo i processi e la relativa prescrizione, per la loro durata in carica. Questa norma e’ gia’ stata riconosciuta come condivisibile in termini di principio anche dalla nostra Corte Costituzionale. La informo quindi che proporro’ al Consiglio dei ministri di esprimere parere favorevole sull’emendamento in oggetto e di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi e’ impegnato ai piu’ alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato".

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