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venerdì 27 giugno 2008

I FATTI DEL BUONGOVERNO: Dal decreto fiscale, tagli, risparmi e benefici

passato all’esame del Senato. Uscito con i tagli portati dal decreto su Ici e straordinari, torna il finanziamento per il Fondo per il trasporto pubblico locale previsto dalla scorsa Finanziaria. La relazione tecnica rileva come il fondo sia ripristinato nelle quantità previste dalla Finanziaria: 113 milioni per il 2008, 130 per il 2009 e 110 per gli anni 2010 e 2011.

Trecento milioni in arrivo per le Fs, mentre Anas avrà la possibilità di accedere ad anticipazioni di cassa, da reintegrare entro fine anno, ma non per finanziare la spesa corrente. Anas potrà usare le anticipazioni per far fronte “alle obbligazioni già assunte per la realizzazione degli interventi previsti nel contratto di programma 2003-2005 e in accordi pregressi a valere su residui passivi degli anni 2002 e precedenti”’.
Risparmi per 19 milioni l’anno dalla ‘stretta’ sulle assenze per malattia e permessi retribuiti per i dipendenti della pubblica amministrazione: lo stima il governo nella relazione tecnica al decreto che insieme al Ddl compone la manovra. Il risparmio lordo ammonta a 38 milioni di euro l’anno, che si riducono “tenendo anche conto degli adempimenti a carico delle strutture sanitarie”. Per la ‘stretta’ vengono prese in considerazione le posizioni di circa 2 milioni di dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato esclusi quelli delle regioni, autonomie e sanità e come base di calcolo si considera una quota media giornaliera di 6,5 euro al lordo degli oneri riflessi. Infine, vengono prese in esame circa sei milioni di giornate di assenza per le quali non viene corrisposto il trattamento economico accessorio.

Arrivano 22,1 milioni l’anno dall’aumento dal 12,5 al 20% della tassazione sugli interessi corrisposti dalle società cooperative a persone fisiche. Lo spiega la relazione tecnica al decreto che contiene parte della manovra triennale del governo. Il gettito atteso passa, fin dal 2008, dai 36,8 milioni di euro a 59 milioni di euro. Il decreto, inoltre, eleva dal 30 al 55% la quota degli utili netti annuali destinati a “riserve indivisibili che concorrono alla formazione del reddito imponibile delle cooperative di consumo e loro consorzi”. A legislazione vigente, il gettito è di 24,8 milioni di euro. Con le norme del decreto, il gettito crescerebbe di 23,3 milioni di euro per arrivare a un totale di 48,1 milioni per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010.

La Robin Hood tax porterà nel 2008 200 milioni di euro da destinarsi al fondo di solidarietà per i meno abbienti, le cui risorse verranno redistribuite con la social card. Altri 60 milioni nel 2008 (sempre per la social card) verranno sempre dal decreto (a regime varrà circa 500 milioni). Nella relazione tecnica del provvedimento, si specifica che per i settori petroliferi e del gas si incrementa l’aliquota di produzione, con un gettito atteso di circa 300 milioni di cassa per il 2009, e si stabilisce che all’aliquota si estende la disciplina dei versamenti in acconto: dal novembre 2008 si anticiperà “il gettito dovuto per l’anno in corso versando nel mese di novembre il 100% del valore dell’aliquota di prodotto dovuto per l’anno precedente”. Dall’aliquota di produzione legata al prezzo del greggio arriveranno 300 milioni e dall’addizionale Ires di 5,5 punti sul settore energetico verranno 849 milioni l’anno in termini di competenza. I maggiori introiti 2008 saranno contabilizzati l’anno prossimo, insieme al quelli di competenza del 2009, portando una tantum l’introito per l’erario a 1.698 milioni.

In arrivo 110.000 accertamenti fiscali in più rispetto a quelli del biennio 2007-2008 e il governo prevede “maggiori entrate per cassa per il solo 2011 pari a 610 milioni di euro”. Lo si legge nella relazione tecnica che accompagna il decreto legge della manovra triennale. A questo si aggiunge il contrasto alle frodi Iva (210 milioni nel 2009, 220 nel 2010 nel 2010 e 440 nel 2011) e un piano straordinario di controlli finalizzati all’accertamento sintetico (170 milioni, 290 e 520 milioni nei tre anni). Del pacchetto antievasione fa parte anche il contrasto alle residenze fittizie all’estero. Il maggior gettito atteso è di 5 milioni nel 2009, 100 nel 2010 e 200 nel 2011.

Deducibilità degli interessi passivi limitata al 97% per il 2008 e al 96% a partire dal 2009, dall’attuale 100%. È quanto prevede la ‘stretta fiscale su banche e assicurazioni contenuta nel decreto sulla manovra. Per le assicurazioni di prevede anche che la variazione della riserva sinistri sul ramo danni, per la parte riferibile alla componente di lungo periodo, è deducibile nella misura del 30% dell’importo iscritto a bilancio (contro il 60% attuale). L’eccedenza è deducibile in quote costanti nei 18 esercizi successivi (anzichè 9). È considerato componente di lungo periodo il 75% (anzichè il 50%) della stessa riserva sinistri. Fisco più pesante anche sui fondi immobiliari. L’aliquota sui redditi da capitale derivanti da partecipazioni a fondi immobiliari sale dal 12,50% al 20%. Inoltre, per i fondi immobiliari ‘familiari’ si applica un’imposta patrimoniale dell’1% sull’ammontare del valore netto.

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