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venerdì 8 agosto 2008

Su Alitalia, trattiamo con compagnia straniera

ROMA - "L'obiettivo è che l'Italia possa avere una sua compagnia di bandiera che faccia profitti". Lo ha ribadito Silvio Berlusconi, intervistato dal Tg1, chiarendo che ci sono "soci e capitali" per il rilancio. E che su questa base si tratta "l'alleanza con una compagnia straniera". Il Premier ha quindi detto che la nuova compagnia avrà una flotta di aerei moderni e che il piano preparato dall'Esecutivo è cosa ben diversa dall'intesa che era stata proposta da Air France: "Un'intesa che prevedeva 7000 esuberi - ha sottolineato - mentre noi cercheremo di ridurli al minimo". Per il Presidente del Consiglio, quello degli esuberi è un epilogo inevitabile, ma comunque è preferibile all'alternativa che tutti i 20.000 dipendenti della Compagnia vadano a casa.


Air One è disponibile a fare la sua parte nel rilancio di Alitalia". Il fondatore e presidente, Carlo Toto, lo sottolinea in una lettera ai dipendenti nella quale, secondo quanto appreso dall'ANSA, chiarisce la reale portata delle indiscrezioni apparse sui giornali, che giudica "in termini del tutto non rispondenti alla realtà", e garantisce quindi che il progetto non mette in discussione l'integrità dell'azienda ed il futuro dei suoi lavoratori. "In merito al possibile ruolo di Air One nella privatizzazione di Alitalia posso rassicurarvi - scrive Toto - che questo non avverrà a scapito della nostra azienda, della sua integrità e ancor di più dei suoi dipendenti".

"Non conosciamo quali saranno gli esiti di questo faticoso processo di riorganizzazione del settore del trasporto aereo", indica ancora Toto, in attesa della chiusura del piano di salvataggio di Alitalia ancora in mano all'advisor Intesa Sanpaolo, "ma pur seguendone le evoluzione è importante - indica ai tremila dipendenti del gruppo - che in questa fase continuiamo a concentrarci sui nostri obiettivi".

[ANSA]

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