C’è un elenco nutrito delle cose fatte, dei provvedimenti realizzati dal governo Berlusconi. Stiamo parlando dell’abolizione totale dell’Ici, della detassazione degli straordinari, della possibilità di negoziare di nuovo i mutui con le banche a tassi di interesse più sopportabili, dell’avere riportato la sicurezza nelle strade e nelle piazze ricorrendo anche all’impiego dell’esercito, dell’avere frenato l’invasione dei clandestini lasciando invece porte aperte a chi viene per lavorare, dell’avere risolto il problema dei rifiuti a Napoli città in soli 58 giorni… La lista del Cavaliere è lunga e dettagliata, ridimensiona perfino quella di Don Giovanni. Ecco perché il Presidente del Consiglio è ricompensato dall’affetto e dalla fiducia di quasi il 63% delle italiane e degli italiani.
Ma sarà bene, in questi ultimi giorni prima della pausa estiva, andare a vedere le tante altre cose fatte o in stato di cottura avanzata, in altri settori di grande interesse per la vita quotidiana dei cittadini. Parliamo, per esempio, di salute.
1.Liste di attesa – È una delle richieste principali della gente ed il governo ha già preparato un piano preciso per le malattie cardiovascolari (cuore) e per quelle oncologiche (tumori). D’ora in poi le strutture sanitarie dovranno garantire in questi casi quattro tipi di intervento: entro 72 ore, termine tassativo, per le prestazioni urgenti; entro 10 giorni per le prestazioni differibili, quelle la cui tempestiva esecuzione condiziona la prognosi; entro 30 giorni per le prestazioni la cui esecuzione non condiziona la prognosi; entro 60 giorni al massimo le altre prestazioni che sono invece rinviabili.
2. Livelli essenziali di assistenza – Sono tutte le prestazioni e tutti i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale si impegna a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o in compartecipazione, grazie alle risorse raccolte attraverso il sistema fisco. D’ora in avanti il governo si impegna a garantire una particolare tutela ai portatori di malattie rare, le protesi per i disabili gravissimi, i vaccini contro il tumore al collo dell’utero (pappilloma virus).
3. Percorso sanitario – Il governo prende atto della congestione dei Pronto Soccorso, costretti ad occuparsi non solo dei casi di emergenza ma anche e soprattutto di quelle persone che al primo sintomo cercano di farsi ricoverare perché non sanno quale percorso di esami e di interventi dovranno seguire. Il Pronto Soccorso infatti è l’unica struttura in grado di garantire un preciso iter diagnostico. L’impegno preso è di decongestionare i Pronto Soccorso e di trasferire questi percorsi nelle strutture sanitarie più adatte e competenti, dislocate sul territorio.
4.Prevenzione – È divisa in primaria (prevenzione degli incidenti e piano di vaccinazioni) e secondaria (prevenzione cardiovascolare, screening dei tumori della mammella, della cervice e del colon-retto). Il nuovo Piano di Prevenzione 2009-2011, che dovrà essere approvato d’intesa con le Regioni, individuerà nuovi obiettivi di intervento in rapporto agli stili di vita e alla prevenzione delle categorie più deboli, anche perchè le stime ci dicono che nel 2050 il 12% della popolazione avrà più di 80 anni e di questi il 50% sarà non autosufficiente.
Su tutti questi temi trascurati perché ritenuti, a torto, di settore dovranno intervenire i nostri eletti e i nostri rappresentanti per cercare di rendere più concrete e succose le loro chiacchiere estive, quei dibattiti che devono sempre colorarsi di fatti e non di vecchie ideologie politiche ormai tramontate.
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