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sabato 9 agosto 2008

Frattini: Cina? Chiedere molto e avere fiducia

PECHINO - Alla Cina bisogna ''chiedere molto in termini di rispetto dei diritti e delle regole internazionali'', ma bisogna anche dare alla potenza asiatica ''comprensione e fiducia''. E' la posizione del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini espressa in una conferenza stampa tenutasi oggi a Pechino dove il capo della Farnesina e' arrivato per partecipare all'inaugurazione dei Giochi olimpici.

Frattini ha parlato dopo aver partecipato ad un pranzo offerto dal presidente cinese Hu Jintao in onore dei capi di stato e di governo giunti a Pechino. Frattini, raccontando dell'evento, ha detto di aver ''francamente apprezzato'' il discorso del leader cinese soprattutto nel passaggio in cui ha detto che le Olimpiadi sono per la Cina ''un grande sogno che si realizza per il suo Paese''.

''E' un pensiero molto bello - ha sottolineato Frattini a proposito della frase pronunciata da Hu Jintao - per un Paese che fino a qualche anno fa era molto lontano dalla possibilita' di ospitare i Giochi olimpici e che non solo ha dimostrato di poterseli aggiudicare ma anche di poter dare una organizzazione efficiente''. Al pranzo all'Assemblea del Popolo, Frattini ha riferito di essere stato a tavola con l'imprenditore di Ruepert Murdok e con il figlio della leader pachistana uccisa in un attentato Benazir Buttho.

Presenti anche l'ex segretario di Stato Henry Kissinger e l'ex amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti. Quanto ai rapporti con la Cina il ministro ha sottolineato come l'Italia e' pronta a ''dare solidarieta' quando e' necessario'' come nel caso del terremoto che recentemente ha causato 40 mila vittime e per il quale l'Italia ha inviato, prima fra i grandi paesi, aiuti consistenti. Ma il governo e' costantemente impegnato, ha sottolineato il capo della Farnesina, a chiedere passi avanti nei temi della liberta' di espressione e religiosa, sul tema dei diritti umani, dell'autonomia del Tibet e anche del rispetto delle regole internazionali, in particolare per quanto riguarda il commercio di merce contraffatta.

"Noi possiamo chiedere molto alla Cina - ha detto Frattini - ma dobbiamo essere pronti a dare in termini di solidarieta' e fiducia''. Il responsabile della diplomazia italiana ha detto con questo di voler coinvolgere fortemente ''la Cina nella stesura dell'agenda del prossimo G8 che si svolgera' sotto presidenza italiana''. La potenza asiatica, ha inoltre sottolineato Frattini, rappresenta anche ''promettenti opportunita''' soprattutto per le piccole e medie imprese italiane. Inoltre, ha aggiunto, l'Italia intende ''offrirsi come modello per la progettazione di citta' ecocompatibili''.

La sfida maggiore, pero' e' quella di attirare non solo maggiori turisti dalla Cina in Italia, ma anche maggiori investimenti. E per farlo, ha sottolineato Frattini, occorre da una lato ''che gli aerei italiani abbiano voli diretti da e per la Cina'' e dall'altro convincere il ''fondo sovrano cinese'' a fare maggiori investimenti in Italia. Per raggiungere quest'ultimo obiettivo Frattini intende, d'accordo con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, coinvolgere il Comitato strategico internazionale'' che e' stato istituito presso il ministero degli Esteri. Per evitare che gli investimenti diventino un rischio per l'economia italiana Frattini ha detto che l'intenzione e' ''di pilotarli dove vi sono interessi nazionali''. Insomma, ha concluso Frattini, ''bisogna chiedere alla Cina qualcosa ed in particolare di non fare passi indietro dopo l'apertura derivante dai Giochi olimpici, ma anche consentire alla Cina di conoscere meglio il mondo''.

[ANSA]

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