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mercoledì 6 agosto 2008

100 GIORNI DI LAVORO: MERITO SI', FANNULLONI NO

Riportare la pubblica amministrazione ad essere un pezzo di sviluppo del paese, restituire ai dipendenti pubblici l’orgoglio e il senso della loro missione, garantire la soddisfazione del cittadino-cliente. Questi gli scopi dell’azione del ministero della pubblica amministrazione. Merito, sanzione, responsabilità, sono le parole chiave di un percorso di cambiamento che lavori sulla produttività, sul rendimento, sull’efficacia, sul trovare i giusti incentivi ma anche le legittime sanzioni per distinguere i fannulloni da chi invece opera seriamente e con senso del dovere. Come ha detto il ministro Brunetta, “dobbiamo avere, sviluppare, realizzare un’amministrazione pubblica che lavori meglio e che costi di meno. Che sia trasparente, misurabile al servizio dei cittadini. La pubblica amministrazione esiste per erogare servizi e prodotti e non per mantenere se stessa e guardarsi l’ombelico. Deve comportarsi come un girasole, essere sempre rivolta alle esigenze dei cittadini e delle imprese…Occorre introdurre la soddisfazione del cliente finale. Non voglio che sia una parola vuota e non voglio neanche più utilizzare il termine utente. Di fronte a noi non abbiamo utenti, ma clienti che pagano. E i clienti che pagano devono essere soddisfatti”.


Il progetto “Reti Amiche”
Gli italiani hanno diritto ad avere beni e servizi pubblici di qualità e a costi ragionevoli, ma questi non devono essere necessariamente forniti dalla pubblica amministrazione in forma diretta e monopolista. Occorre mettere i cittadini-clienti in condizioni di scegliere il fornitore di beni e servizi pubblici che meglio li soddisfa, pubblico o privato che sia, e, soprattutto, pagare una volta sola. Va in questa direzione il progetto “Reti Amiche”, predisposto dal ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, finalizzato alla fornitura di servizi avanzati ai cittadini nel segno della massima semplificazione, velocità ed efficienza, utilizzando un canale che i cittadini conoscono già e che raggiunge ampie fasce di popolazione per erogare servizi della pubblica amministrazione. In questo modo viene sensibilmente estesa la rete degli sportelli utilizzabili dai cittadini (in particolare di quelli che risiedono nei territori marginali) e si creano le premesse per un aumento dell’efficienza dell’intero sistema, semplificando le procedure e accorciando i tempi burocratici.Due le reti già pronte a partire per offrire i primi servizi: Poste Italiane, con 5.740 uffici (sugli oltre 13.000 esistenti) dotati di uno “Sportello Amico” per il cittadino, e la Federazione Italiana Tabaccai (FIT) che conta oltre 50.000 punti vendita in tutto il Paese, di cui 20.000 sono già nelle condizioni di erogare servizi.

Attraverso l’attività dei 5470 uffici postali dotati di ‘Sportello amico’ Poste si concentrerà sui servizi già attivi, come il rilascio e rinnovo dei passaporti e dei permessi di soggiorno, la riscossione dei contributi previdenziali, i bollettini per gli infortuni domestici e la Inps Card. Questi verranno potenziati e saranno ampliati con nuovi servizi come la gestione dei concorsi pubblici e dei visti passaporto o il rilascio di certificati anagrafici, le dichiarazioni di smarrimento, gli estratti conto Inps, la consegna di referti medici attraverso il servizio Poste Check up e Poste Check Up@, il recapito del fascicolo del paziente, la riscossione dei ticket sanitari. Infine, il servizio di richiesta o rinnovo delle tessere regionali di circolazione a condizioni agevolate.La rete telematica dei tabaccai, invece, tramite l’accertamento dell’identità e la trasmissione via telematica di documenti, permetterà di erogare servizi più sofisticati. In maniera particolare il Ministro si è soffermato sul "bancomat delle pensioni" a cui i titolari delle pensioni si potranno rivolgere per ritirare l’intero importo della pensione o piccole quote.Questo meccanismo sarà in seguito allargato ad altri soggetti in grado di mettere a disposizione le proprie reti, fino a coprire la gran parte dei servizi offerti ai cittadini dalla pubblica amministrazione, quali l’anagrafe o il catasto.

Il tutto sarà a costo zero per lo Stato e per il cittadino, che pagherà esattamente quanto pagava prima per avere i servizi con il vantaggio di potersi rivolgere allo sportello a lui più comodo.

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