I FATTI DEL BUONGOVERNO: Anche sulla sicurezza il governo mantiene gli impegni

Oggi, anche su questo fronte, il governo Berlusconi può dire che lo Stato c’è. Lo si è visto anche nel Far West della Campania dove polizia e carabinieri hanno messo in ginocchio una delle organizzazioni criminali più attiva e pericolosa, con oltre 100 arresti e sequestri di danaro e società, e dove da oggi arrivano di supporto anche gli uomini dell’esercito (400 paracadutisti della Folgore) per continuare e approfondire una guerra che va fatta e vinta senza lasciare prigionieri. Come chiede la gente, del resto, che dimostra ogni giorno di più di apprezzare la presenza dei militari nelle città, e l’effetto positivo che ne è derivato liberando risorse prima impegnate in spesso inutili, compiti burocratici o di sorveglianza.
Certo, non saranno i due posti di blocco che i parà da oggi istituiranno a Castelvolturno, teatro della mattanza di qualche settimana fa, a porre la parola fine all’attività della Camorra. Ma questa presenza, non solo simbolica, costituirà un ulteriore deterrente, un filtro in cui potranno finire pesci grandi e piccoli in collaborazione ovviamente con le forze dell’ordine da sempre già attive in quel territorio, anche se poste di fronte a un’impresa che sembrava improba. Oggi, questa impresa, cioè la vittoria contro la malavita organizzata che controlla ampie fette del capoluogo e della regione, non solo non sembra più impossibile, ma appare altamente probabile. Come sta diventando certezza il fatto che i maggiori presidi nella città stanno mettendo alle corde il crimine organizzato, e come, ad esempio, si veda a occhio nudo un calo della prostituzione nelle strade. Insomma, lo Stato c’è. E soprattutto c’è qualcuno al volante che lo guida nella direzione giusta.