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mercoledì 7 gennaio 2009

EMERGENZA RIFIUTI

No ai rifiuti da LecceTARANTO - Per ora è solo un’ipotesi che il vertice convocato per questa mattina in prefettura a Lecce servirà a confermare o accantonare definitivamente. Ma dal tarantino - che sarebbe ancora una volta candidato ad alleviare l’emergenza rifiuti vissuta in Salento - è già un secco “no”. La provincia ionica ha già dato (prima era stata chiesta, ed accordata, la disponibilità ad accogliere a Grottaglie e Fragagnano i rifiuti leccesi fino ad agosto, poi la dilazione fino a dicembre). “Ma non si può accettare sempre e comunque”. In poche parole, “non possiamo essere la pattumiera della Puglia - è il pensiero espresso dal presidente della Provincia Gianni Florido che insieme al sindaco di Grottaglie Raffaele Bagnardi e all’assessore all’ambiente Michele Conserva ha incontrato lunedì nella città delle ceramiche l’assessore leccese Scognamiglio. L’idea di scaricare nel sito grottagliese parte dei rifiuti salentini sarebbe nata proprio in quella occasione. Anche il primo cittadino di Grottaglie si dice sostanzialmente contrario a lanciare un’altra scialuppa di salvataggio, dopo che il Comune ha già subito un’emergenza Salento - e in parte anche quella campana - con senso di responsabilità e generosità. “Non si possono chiedere ulteriori sacrifici a Comuni che hanno già dato e che potrebbero andare essi stessi in emergenza”. Si teme l’effetto domino. Intanto stamattina, in attesa del summit, alcune centinaia di persone hanno portato avanti il presidio della discarica Burgesi, per impedire il conferimento dei rifiuti prodotti dai 46 Comuni dell’Ato Lecce 2 dopo che, il presidente Nichi Vendola, in qualità di commissario regionale per l’emergenza ambientale, ne ha disposto lo scorso 30 dicembre lo smaltimento nel sito di Ugento fino al 31 gennaio. Da febbraio il Salento dovrebbe essere in grado di provvedere da sè allo smaltimento dei rifiuti con la messa a regime dell’impianto di Cavallino e l’apertura parziale della nuova discarica di Ugento. Per colmare il gap temporale che separa da quella data, sono attese per oggi le decisioni.

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