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martedì 22 aprile 2008

TOTO NOMINE

Niente vertici a due, niente incontri ad Arcore. A via della Scrofa si lavora sottotraccia, in assoltuo silenzio. Ma non per questo Alleanza Nazionale sta ferma al palo, anzi. E sulla composizione del futuro governo del Cavaliere, o quantomeno sui propri rappresentati da inserire nel prossimo esecutivo di Centrodestra, An ha le idee molto chiare. Data da tutti ormai per scontata la presidenza della Camera a Gianfranco Fini, il nodo Alemanno incide sulla scelta per il Welfare. Dove, in caso di sconfitta nella corsa per il primo cittadino della capitale, dovrebbe finire proprio l'ex ministro delle Politiche Agricole. Se invece Alemanno dovesse sedere sulla poltrona più prestigiosa del Campidoglio, allora potrebbe essere Maurizio Sacconi, veneto, esponente di Forza Italia ed ex sottosegretario di Roberto Maroni, a guidare il pesante dicastero. Giochi fatti sul fronte Difesa. Manca soltanto l'ufficialità, ma nessuno nutre ormai dubbi sul nome di Ignazio La Russa, capogruppo uscente a Montecitorio di Alleanza Nazionale. In pole position, al momento - visto il compito istituzionale 'super partes' che dovrà avere Fini - pure per il ruolo di coordinatore di An, in attesa della nascita del partito unitario con Forza Italia. Ma se il parlamentare siciliano dovesse insediarsi a Via XX settembre, quel ruolo interno potrebbe essere ricoperto da un altro collega di partito.Non sembrano esserci novità, invece, sul fronte Infrastrutture (viceministro il leghista Roberto Castelli). A guidare l'importante ministero, che dovrà occuparsi anche di Trasporti e Ambiente, dovrebbe essere Altero Matteoli, presidente dei senatori nella passata legislatura. Diversi punti interrogativi ritardano invece la scelta sul titolare del ministero di Via Arenula. Se An infatti spinge per ricoprire la carica di Guardasigilli (Fini caldeggia con insistenza Giulia Bongiorno, ma sembra avere qualche chance anche Alfredo Mantovano), Berlusconi non intende mollare la presa. Ecco perché in quota Forza Italia rimane ancora in corsa Marcello Pera (ex presidente del Senato), mentre inizia a circolare anche l'ipotesi legata alla responsabile azzurra in Lombardia Mariastella Gelmini.
Potrebbe tornare al suo posto invece Adolfo Urso, ex viceministro per il Commercio Estero. L'esponente aennino, infatti, sembra indirizzato a riprendere in mano le stesse deleghe avute dal 2001 al 2006. Stavolta, però, il Commercio Estero non starebbe più all'interno del ministero delle Attività Produttive, bensì in quello degli Esteri. Alla Farnesina, quindi, si profilerebbe il tandem tra Franco Frattini e Urso, e i continui contatti tra i due, avuti negli ultimi giorni, avvalorerebbero questa ipotesi. Spinge per rientrare al ministero della Sanità anche l'ex sottosegretario Cesare Cursi: al momento, però, per la carica di ministro è favorito il forzista Maurizio Lupi, braccio destro del Governatore della Lombardia Formigoni.

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