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sabato 26 aprile 2008

GOVERNO: PRONTA SQUADRA FI, OGGI INCONTRO BERLUSCONI-BOSSI

ROMA - Al puzzle del premier in pectore Silvio Berlusconi mancano ancora due tessere fondamentali per la squadra di governo: un'intesa definitiva con la Lega sul nodo Calderoli vicepremier e il risultato del ballottaggio di Roma. Per definire la pattuglia del Carroccio nell'esecutivo e' determinante l'incontro di oggi con il leader della Lega Umberto Bossi. Intanto il Senatur ribadisce: "Veti su noi non ce ne sono, il presidente ha fin detto che Calderoli gli è simpatico". Il leader leghista, che era con amici in un bar della città piemontese, ha anche detto, in dichiarazioni pubblicate dal quotidiano La Prealpina: "Io ministro? Aspettiamo ancora un po', i giochi non sono ancora chiusi, ma Berlusconi sa cosa vogliamo. Ai suoi ha detto di aver vinto lui, ma dopo le elezioni - ha sottolineato - il coltello dalla parte del manico l'abbiamo noi". "La verità - ha aggiunto - è che Berlusconi tergiversa un po', con Letta cerca di fare qualche vecchio giochetto democristiano. Ha paura che se ci tira un brutto scherzo, noi votiamo come presidente di Camera o Senato uno della sinistra. Del resto - ha fatto notare - i numeri li abbiamo".Intanto ieri nel vertice degli azzurri a palazzo Grazioli sarebbero state comunque riempite alcune caselle. In realtà, secondo quanto trapelato, sarebbero solo le caselle di Fi ad essere state riempite. Sulla base di queste ultime indiscrezioni, la squadra potrebbe essere questa: Franco Frattini (Esteri); Roberto Maroni (Interni); Elio Vito (Giustizia); Ignazio La Russa (Difesa); Giulio Tremonti (Economia); Claudio Scajola (Sviluppo economico/Attività produttive); Maurizio Sacconi o Gianni Alemanno (Welfare, con un tecnico come sottosegretario alla Sanità); Mariastella Gelmini (Istruzione); Altero Matteoli (Infrastrutture); Luca Zaia (Agricoltura); Sandro Bondi (Beni Culturali); Paolo Bonaiuti (Rapporti col Parlamento). Uniche novità, l'esclusione di Michela Vittoria Brambilla dal ruolo di ministro dell'Ambiente (affidato a Stefania Prestigiacomo) e l'ingresso di Raffaele Fitto e Angelino Alfano a due dicasteri senza portafogli (rispettivamente Affari Regionali e Funzione Pubblica). Confermati Gianfranco Fini e Renato Schifani alla presidenza della Camera e del Senato e Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri capigruppo del Pdl a Montecitorio e a palazzo Madama. La partita-Formigoni, infine, sarebbe definitivamente chiusa con la permanenza del governatore lombardo al Pirellone in cambio di un posto di vertice nel Pdl (qualcuno parla di vicepresidenza). Al posto di Bondi al coordinamento di Fi andrebbe invece Denis Verdini.

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