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sabato 19 aprile 2008

EMERGENZA SICUREZZA



STUPRO A ROMA, AGGREDITA STUDENTESSA STRANIERA


Ha sbagliato fermata del treno che da circa un mese prendeva tutti i giorni, è scesa ad una fermata precedente ed ha trovato violenza e rabbia. Improvvisamente nel giro di pochi istanti una studentessa universitaria africana, di 31 anni, proveniente dal Lesotho, è stata aggredita, accoltellata e violentata, in una zona di campagna, da un romeno, arrestato subito dopo dai carabinieri, avvertiti da due persone che avevano assistito alla scena. Teatro di un'altra storia di violenza e degrado è ancora una volta una stazione ferroviaria di Roma, quella della Storta sulla via Cassia, nella periferia così come successe ad ottobre per Francesca Reggiani, aggredita, rapinata e uccisa sempre da un romeno all'uscita della stazione di Tor di Quinto, nello stesso quadrante della città. "Un angosciante copione che sembra ricalcare l'aggressione di Tor di Quinto", dice oggi un investigatore dei carabinieri e le modalità di quanto avvenuto nella tarda serata di giovedì a Roma sembrano confermarlo. Per un giorno intero i carabinieri hanno cercato di non far trapelare la notizia per avere un quadro investigativo "chiaro e senza sbavature". Hanno voluto appurare se Joan Rus, 37 anni, avesse agito da solo o con un complice. Il romeno ha fatto tutto da solo. Ha visto la giovane studentessa, laureata, che frequenta un master in economia nella facoltà di scienze politiche alla Sapienza, a Roma da pochi mesi, figlia di un funzionario dell'ambasciata del Lesotho, l' ha avvicinata, strattonata per portarla con sé nelle campagne circostanti. Al primo tentativo di reazione della vittima, l'ha ferita con una coltellata all'addome e l'ha trascinata via tappandole la bocca. Questa violenza gli è stata fatale perché il romeno è stato notato da due passeggeri che hanno fermato una pattuglia di carabinieri che passava nella zona per alcuni controlli. Le ricerche sono state tempestive e immediate. La vittima e l'aggressore sono stati trovati in un luogo appartato che circonda la stazione. Lui arrestato, lei è stata portata di corsa in ospedale. La giovane è fuori pericolo, è ricoverata nel reparto di chirurgia d'urgenza dell'ospedale San Filippo Neri, e secondo quanto accertato dai medici oltre al taglio all'addome aveva evidenti segni di violenza sessuale. L'aggressore ora è nel carcere di Regina Coeli. Dovrà rispondere di tentato omicidio, violenza sessuale e sequestro di persona.

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