Questo blog nasce da noi giovani del PDL Massafra, affinchè i nostri ideali ed i nostri valori possano essere condivisi da più gente possibile, per chi, come noi, vede nella politica uno stimolo di confronto e di crescita.

RAGGIUNGICI AL NUOVO SITO www.pdlmassafra.it

martedì 22 aprile 2008

MORO, 30 ANNI DOPO


Ancora oggi la parola e la filosofia politica di Aldo Moro conservano tutta la loro validità, a partire dalla convinzione che il ruolo e la funzione dello Stato fossero individuabili innanzitutto nel rispetto e nella promozione della persona umana. Il senso del rispetto dell’altro, la logica dell’inclusione, del “noi” e non solo dell’ ”io”, una concezione “mite” della politica sono i valori che Moro ci ha trasmessi e che occorre salvaguardare e valorizzare. A trent’anni dal tragico agguato di via Fani mi pare doveroso registrare e sottolineare come, purtroppo, seguendo un copione che è quello della sempre più evidente spettacolarizzazione del crimine, mentre (cresce) è aumentata l’attenzione per le “complesse” personalità dei criminali (BR in questo caso) e i loro veri, presunti o inesistenti pentimenti indagati e descritti con profluire di parole e di immagini; di pari passo è diminuito fin quasi a spegnersIo penso che il rapimento di Aldo Moro, i 55 giorni di prigionia, il suo barbaro assassinio non possano essere estrapolati dall’iniziale criminale agguato nel quale caddero massacrati cinque uomini, cinque lavoratori poliziotti, anche loro testimoni e parte di un popolo al quale il Presidente Moro, il Parlamento che si accingeva a votare la fiducia al Governo, cercavano di proporre una via di concorde responsabilità, per uscire da una lunga e tragica stagione della nostra Repubblica.
Ne scandiamo i nomi, rivolgendo Loro un grato e commosso pensiero.Domenico Ricci, appuntato dei carabinieri, aveva 42 anni; Giulio Rivera, agente di polizia di 25 anni; Francesco Zizzi, vice brigadiere di polizia, 30 anni; Raffaele Iozzino, agente di polizia di 25 anni; Oreste Leopardi, maresciallo dei carabinieri di 52 anni.
Per le loro famiglie, così come per quella di Aldo Moro, dopo 30 anni di silenzio, di dolore e di ricordi, la ferita è ancora aperta, non solo perchè hanno perso i loro cari, non solo perchè il tempo non può cancellare il dolore, ma perchè sono stati certamente lasciati troppo soli.
Cinque uomini dello Stato caduti compiendo il Loro dovere: a loro vada la nostra memoria, il rispetto delle Istituzioni, la solidarietà ai familiari. Il Loro sacrificio, unitamente a quello dell’on. Aldo Moro, non è stato vano: il confronto nella pacifica e civile convivenza, la democrazia, la Repubblica italiana, continuano ad essere, anche grazie a Loro, baluardo inespugnabile del nostro vivere, di un’Italia libera e rappacificata.i il ricordo delle vittime minori, normali, ovvie si potrebbe dire.

Nessun commento: