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sabato 19 aprile 2008

BERLUSCONI-PUTIN: RIPARTE ASSE, TANTI PROGETTI IN BALLO


PORTO ROTONDO (OLBIA) - Italia e Russia hanno "grandi progetti congiunti" in diversi settori, dall'energia ai trasporti, dalle infrastrutture all'aerospaziale. Lo ha assicurato il presidente russo, Vladimir Putin, poco prima di lasciare la Sardegna. E confermando così - ancora prima che Silvio Berlusconi abbia l'incarico di formare il nuovo Governo - che l'asse Roma-Mosca è già tornato, più saldo che mai. Un asse politico forte che si regge sull'ormai antica simpatia che lega il presidente russo Vladimir Putin al premier in pectore italiano e che è foriera di importanti affari per le aziende italiane. Oggi, sia Berlusconi che Putin hanno spiegato di aver affrontato in dettaglio, attraverso un lungo colloquio a villa la Certosa in Costa Smeralda, come approfondire la cooperazione economica tra Italia e Russia in diversi settori. Oltre ad aver riaperto la possibilità di un futuro ruolo di Aeroflot su Alitalia, sono stati esaminati con attenzione il dossier energetico, quello della cooperazione militare, l'aerospaziale nonché le possibilità che si aprono per le imprese italiane nel rinnovamento delle infrastrutture russe. Non a caso Vladimir Putin ha fatto tappa in Sardegna proveniente dalla Libia dove la questione energetica è stato uno dei temi forti del colloquio con il colonnello Muammar Gheddafi. Si è cosi creato un triangolo energetico che coinvolge anche l'Italia che importa dalla Libia la maggior parte del proprio petrolio. La conferma è venuta dall'Amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, che ha spiegato come al centro dell'incontro tra Putin e Gheddafi ci sia stato "lo scambio di asset fuori dalla Russia in favore di Gazprom da parte dell'Eni". In sostanza si tratta di un'offerta Eni a Gazprom del campo ad olio libico chiamato "Elephant". Possibilità confermata oggi direttamente dal capo del Cremlino. Silvio Berlusconi da parte sua ha sottolineato come ci sia "tanta voglia di fare insieme" tra Eni e Gazprom e che la collaborazione tra i due giganti petroliferi ha possibilità di "ampliamento certamente interessanti". L'Italia è "il quarto partner commerciale" della Russia, il "secondo paese importatore e soltanto il settimo per le esportazioni", ha spiegato Berlusconi a conferma delle opportunità aperte. Una di queste è proprio il settore aerospaziale nell'accezione più larga, dal commerciale al militare. La strada è già tracciata: un accordo è stato firmato recentemente tra Finmeccanica e Sukhoi per la realizzazione del Superjet 100, la famiglia di jet regionali di nuova generazione.

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