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martedì 2 settembre 2008

GELMINI: Nella scuola italiana torna il voto in condotta

Svolta nella scuola italiana. Con il decreto legge voluto dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini e approvato nel Consiglio dei ministri, si ritorna al voto espresso in decimi, all’insegnamento dell’educazione civica e alla valutazione della condotta che fara’ media, con il 5 che varra’ la bocciatura. "Il ritorno al voto e’ frutto di una proposta della sottoscritta e del ministro Tremonti - ha commentato la Gelmini - perche’ noi crediamo che nella scuola serva chiarezza, e che competa agli insegnanti definire il livello di apprendimento degli alunni in ogni singola materia". Il ministro dell’Istruzione ha osservato che i voti saranno accompagnati dai giudizi "che avranno una valenza diversa" da quella avuta finora. "Fino ad oggi si e’ abusato dei giudizi che non rendono chiare le valutazioni", d’ora in poi dovranno "essere esplicativi del risultato conseguito".

Per quanto riguarda la condotta, dal prossimo anno scolastico, che sara’ inaugurato fra pochi giorni, fara’ media con le altre valutazioni e concorrera’ quindi alla formulazione del giudizio complessivo sullo studente. Che sara’ bocciato con il 5 (e non con il 7 come proposto dalla stessa Gelmini agli inizi di agosto). Nelle intenzioni del ministro la "stretta" sulla condotta puo’ rappresentare una risposta "necessaria e urgente" al fenomeno del bullismo e lei stessa ha ammesso di essere stata, a questo proposito, una studentessa modello: "Andavo molto bene, avevo il massimo dei voti".

Si amplia anche la rosa della materie obbligatorie, con l’introduzione nelle scuole dell’infanzia e del primo e secondo ciclo dell’Educazione Costituzione e alla Cittadinanza che comprendera’ l’educazione ambientale, alla salute e l’educazione stradale con l’obiettivo di prevenire gli incidenti, in particolare fra i giovani. "La scuola deve rimettere al centro la persona e preparare i ragazzi a essere cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri e conoscitori dei principi costituzionali" ha commentato la Gelmini che ha inoltre spiegato che il Cdm "ha espresso parere favorevole in merito al ritorno al maestro unico per la scuola primaria" dato che "esiste la necessita’ che i bambini abbiano nel maestro unico un punto di riferimento" Il provvedimento entrera’ nel piano programmatico per la scuola contenuto nella Finanziaria e sul quale la Gelmini sta lavorando con il collega dell’Economia Giulio Tremonti. Il ministro dell’Istruzione ha infine assicurato che il "governo garantira’ il massimo impegno nella lotta al caro-libri e nel sostegno alle famiglie meno abbienti". L’esecutivo potrebbe decretare il blocco della riedizione dei libri scolastici per quattro o cinque anni, in particolare per i testi delle materie fondamentali, come italiano e matematica.

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