Questo blog nasce da noi giovani del PDL Massafra, affinchè i nostri ideali ed i nostri valori possano essere condivisi da più gente possibile, per chi, come noi, vede nella politica uno stimolo di confronto e di crescita.

RAGGIUNGICI AL NUOVO SITO www.pdlmassafra.it

martedì 30 dicembre 2008

Perché essere ottimisti

Affrontare la crisi: perché Berlusconi ha ragione.

Di fronte alla crisi globale il Governo Berlusconi è stato il primo al mondo a garantire che nessuna banca sarebbe fallita e che nessun risparmiatore avrebbe perso un solo euro dei suoi depositi. Ancora per primo il governo è intervenuto per un totale di 80 miliardi di euro, a sostegno dei più deboli, delle famiglie e delle imprese, investendo sul futuro del Paese: il capitale umano e le infrastrutture.
Bisogna essere realisti e mantenere le abitudini di vita di sempre, ciascuno second
i propri mezzi. La crisi economica è nelle nostre mani, dipende da ciascuno
di noi, dalla capacità di guardare la propria realtà con fiducia e con speranza
per il futuro. Il mio ottimismo nasce dunque dalla realtà delle cose che abbiamo fatto in questi primi 8 mesi di Governo e che sono:

La situazione reale oggi

Il calo dei prezzi.

Molti se ne sono accorti già durante lo shopping natalizio: anche le grandi firme hanno iniziato le offerte speciali. I ribassi sono in media del 30%, e a gennaio, quando partiranno i saldi ufficiali, si potrà acquistare, e bene, al 50%.
Il calo del greggio e delle materie prime. La riduzione dell’inflazione non è dovuta solo alla minore domanda, ma anche alla discesa strutturale delle materie prime. A cominciare dal petrolio, che l’estate scorsa aveva sfiorato i 150 dollari al barile ed oggi sta a 40, meno di un terzo. Il prezzo della benzina è poco sopra l’euro al litro, ai minimi da due anni, le bollette di luce, gas e riscaldamento si ridurranno progressivamente nel 2009 per una cifra valutata un po’ più di 2.000 euro per ogni nucleo familiare.

Gli alimentari.

Anche le materie prime alimentari costano meno. L’indice generale calcolato in dollari, che aveva superato quota 170, scenderà tra 90 e 100. Possiamo tutti verificarlo al mercato o al supermarket. Il governo ha già annunciato che non saranno tollerate speculazioni in particolare su pane e pasta.

Il risparmio sui mutui.

L’Euribor, il costo del denaro tra banche sul quale si calcolano le rate dei mutui variabili, è già sceso dal 5,4% di settembre al 3,1%. Oltre due punti che per un mutuo di 100 mila euro significano un risparmio medio, sulla parte interessi, di 100 euro al mese a seconda dello spread applicato dalle banche. L’indice è destinato a scendere ancora man mano che la Bce ridurrà il costo del denaro: se, come previsto, la Banca centrale europea lo porterà intorno all’1,5% l’Euribor arriverà nel secondo semestre 2009 all’1,9. Per chi ha un mutuo si tratta di un risparmio complessivo di circa 200 euro al mese per ogni 100 mila euro, 2.400 euro su base annua che in virtù delle modalità di applicazione dei ribassi (vengono accreditati dopo tre mesi) si faranno sentire tutti nel 2009.

Il paracadute del governo.

È bene ricordare che l’esecutivo ha aperto un paracadute sui mutui, sui redditi bassi e sulle bollette. Le rate dei primi non potranno superare, tra interessi e spread, il 4%, oppure il tasso complessivo applicato al momento della stipula. Sono poi tuttora in vigore la convenzione tra banche e ministero dell’Economia, le rinegoziazioni e la surroga (trasferimento del mutuo ad altro istituto). Le banche, inoltre, in base al recente decreto Tremonti, sono tenute o ad applicare il tasso base della Bce, oppure ad indicarlo al cliente. Sono tutte opportunità che un consumatore attento non dovrà farsi sfuggire a partire dai prossimi mesi: chiedendo alla banca di ridurre lo spread o di applicare condizioni migliorative, e poi valutando offerte concorrenti.

La difesa dei redditi bassi.

Il governo, con la carta-acquisti e il bonus famiglie, ha già stanziato oltre 6 miliardi di euro per difendere i redditi più bassi e i nuclei familiari numerosi, fino a redditi complessivi da 35 mila euro.
Gli incentivi alle aziende. La manovra comprende anche la detraibilità dell’Irap e la ridefinizione degli studi di settore per aziende e professionisti.

Riaprono i grandi cantieri.

La decisione del Cipe ha aggiunto 16,6 miliardi agli 11 già stanziati per far ripartire immediatamente le grandi opere. Tra queste, la Salerno-Reggio Calabria, l’autostrada Tirrenica, il Mose, il completamento dell’Alta Velocità ferroviaria.

Che cosa è stato fatto di concreto in 8 mesi di Governo

Fino a mille euro a chi ne guadagna meno di 22mila.

Da 200 a mille euro per le famiglie, pensionati e lavoratori dipendenti disagiati. Per il 2009 il bonus sarà alimentato con un fondo di 2,4 miliardi. Si tratta di un bonus di 200 euro a componente del nucleo familiare con tetti differenziati a seconda dei redditi, fino a un massimo di 22mila euro. Esclusi dal beneficio i lavoratori autonomi, i titolari di partita Iva e chi ha redditi fondiari superiori a 2.500 euro. La richiesta va presentata entro il 31 gennaio con autocertificazione mediante modulo dell’Agenzia delle entrate. Nel caso di famiglie con portatori di handicap il bonus è di mille euro per redditi fino a 35mila euro. Il bonus viene erogato dal sostituto d’imposta e dagli enti pensionistici a seconda della tipologia dei richiedenti nei mesi da febbraio a maggio 2009. Nei casi in cui il bonus non è erogato da sostituti di imposta, la richiesta può essere presentata, entro il 30 giugno 2009 o con la dichiarazione dei redditi per il 2008, all’Agenzia delle entrate che provvede all’erogazione. Gli enti previdenziali e l’Agenzia delle entrate provvederanno a evitare eventuali abusi monitorando l’applicazione della norma.

Niente aumenti di luce e gas per i più deboli.

Il decreto anticrisi è attento alle esigenze delle famiglie più numerose e a basso reddito. La norma più vantaggiosa per questa tipologia socioeconomica è il blocco degli incrementi tariffari di luce e gas. A questi si aggiunge l’estensione del bonus elettricità anche al comparto del gas. Si tratta di un regime di compensazione della spesa sostenuta per la fornitura che si applica alle famiglie economicamente svantaggiate aventi diritto all’applicazione di tariffe elettriche agevolate (il cosiddetto bonus elettrico) e alle famiglie con almeno 4 figli a carico e con indice Isee (il «redditometro») non superiore a 20mila euro. Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, aveva indicato in 800 milioni il beneficio complessivo derivante dall’applicazione del bonus elettricità e del bonus gas. Se la copertura della nuova agevolazione non fosse totalmente garantita, scatterà automaticamente per i titolari di utenze non domestiche un’apposita componente tariffaria destinata ad alimentare un conto gestito dalla Cassa conguaglio del settore elettrico.

Credito agevolato a giovani coppie per ogni neonato.

Tra le novità del decreto anticrisi c’è anche un prestito a tasso agevolato per i nuovi nati e per i bambini adottati. La norma favorisce l’accesso al credito delle famiglie con un figlio nato o adottato nel triennio 2009-2011. A tal fine è istituito presso la presidenza del Consiglio il Fondo di credito per i nuovi nati, definito come fondo a carattere rotativo, con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011. La nuova istituzione rilascerà garanzie dirette, anche fideiussorie, alle banche e agli intermediari finanziari. Gli oneri saranno coperti attraverso l’utilizzo delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia. Secondo le stime contenute nella relazione tecnica, i beneficiari dovrebbero essere circa 175mila per un importo medio di 5mila euro, un tasso medio del 4% e una durata media di cinque anni. Lo scopo della misura quello di supportare le spese delle famiglie nei primi anni di vita dei bambini.

La carta con 40 euro al mese per pagare le bollette fare la spesa e avere sconti.

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, l’ha mostrata in conferenza stampa come una preziosa reliquia. La nuova social card, che assomiglia a un bancomat, è l’«invenzione» del governo per unire sostegno alle fasce deboli e rispetto della privacy. La «carta acquisti», ricaricata ogni mese per 40 euro, consente agli incapienti di pagare le bollette, di fare acquisti e ottenere sconti. Ne beneficeranno a regime 1,3 milioni di persone per una spesa di circa 450 milioni di euro.

Congelati i pedaggi fino al 30 aprile 2009.

Tra le misure del decreto anticrisi c’è anche la sospensione degli incrementi tariffari autostradali fino al 30 aprile 2009. Gli aumenti saranno applicati a partire dal 1° maggio, mentre entro il 30 aprile, con decreto del presidente del Consiglio bisognerà approvare le misure finalizzate a creare le condizioni per accelerare la realizzazione dei piani di investimento, fermo restando quanto stabilito dalle vigenti convenzioni autostradali. L’onere, che ricadrà sui conti dell’Anas, l’agenzia governativa che vigila sul settore stradale, è stimato in 87 milioni di euro, rappresentati dai minori incassi sui sovrapprezzi dei pedaggi. Il decreto inoltre consente di estendere anche alle altre concessionarie la formula tariffaria semplificata prevista dalla nuova convenzione unica con Autostrade per l’Italia.

Abbonamenti light e soldi ai docenti che si aggiornano.

Sconti confermati per coloro che utilizzano l’autobus. La Finanziaria 2009 ha infatti riproposto la detrazione del 19% delle spese documentate per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. L’importo massimo è fissato a 250 euro annui. Anche per professori e maestri. È prevista anche una detrazione del 19% delle spese sostenute per l’auto aggiornamento e per la formazione dai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, anche non di ruolo e con incarico annuale, fino a 500 euro annui.

Retta scontata fino a 632 euro per ogni figlio.

Prorogata la detrazione ai fini Irpef per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido. In particolare, i genitori avranno diritto a un rimborso pari al 19% delle spese documentate sostenute per ogni figlio. L’importo massimo detraibile è pari a 632 euro annui per ogni figlio ospitato negli asili. Questo tipo di bonus fu introdotto, relativamente al periodo d’imposta 2005, dalla Finanziaria 2006 e successivamente esteso fino al periodo d’imposta 2007. La proroga è disposta con riferimento alle spese sostenute a partire dal 2008.

Abolita l’imposta sulla prima casa in vigore dal ’92.

Con il decreto fiscale di maggio il governo Berlusconi ha abolito l’Ici sulla prima casa per 17 milioni di famiglie. L’imposta comunale sugli immobili, introdotta come tributo straordinario dal governo Amato nel 1992 e poi confermata negli anni successivi, è rimasta in vigore solo per ville, castelli e palazzi di pregio artistico e storico e per le abitazioni signorili. Il beneficio per le tasche degli italiani è stato stimato in circa 1,7 miliardi di euro. Assieme alla detassazione dei premi e la soluzione della crisi rifiuti ha rappresentato la prima promessa elettorale mantenuta dal premier.

Lo Stato pagherà la parte di rata eccedente il 4%.

L’importo delle rate dei mutui a tasso variabile da corrispondere nel corso del 2009 non potrà essere superiore, complessivamente, a un importo calcolato al tasso del 4 per cento o, se maggiore, a un importo calcolato secondo il tasso indicato nel contratto di mutuo alla data di stipula. La differenza tra gli importi delle rate che restano a carico del mutuatario e quelli derivanti dall’applicazione delle condizioni originarie del contratto di mutuo viene corrisposta dallo Stato. La stima effettuata dal governo prevede un esborso a carico dell’erario di 350 milioni di euro.

Detassati al 10% i premi legati alla produttività.

Il decreto anticrisi prevede che per tutto il 2009 sia prorogata la detassazione dei premi aziendali varata dal governo Berlusconi in estate. La norma, però, limita la sua validità alle somme erogate dalle aziende in relazione a incrementi di produttività. Non sono più compresi gli straordinari visto l’andamento negativo dell’economia. Ma c’è anche un’estensione: il tetto di reddito dei lavoratori dipendenti del settore privato passa da 30mila a 35mila euro lordi nel 2008. Il limite complessivo del bonus è di 6mila euro lordi per dipendente.

Sgravi fiscali e Iva agevolata per l’edilizia.

La Finanziaria proroga al 2011 due agevolazioni riguardanti le attività di recupero degli immobili. In particolare, sono confermate la detrazione fiscale Irpef del 36% e l’applicazione dell’aliquota Iva agevolata (10%) per le spese di ristrutturazione edilizia eseguite negli immobili a uso abitativo o per le spese sostenute dalle imprese costruttrici su interi fabbricati finalizzati al recupero del patrimonio edilizio. Il bonus sarà valido per le porzioni di immobili acquistati fino al 30 giugno 2012 e facenti parte di fabbricati ristrutturati entro fine 2011.

Nessun commento: