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venerdì 16 maggio 2008

ARSENALE DI TARANTO: LA RUSSA PROMETTE

La struttura – nella quale lavorano circa 2000 persone – rischia la chiusura dopo interventi preventivi, riguardanti la sicurezza degli ambienti, dell'Ispettorato del lavoro e della magistratura. Il nuovo ministro della Difesa ha confermato che la Marina militare intende continuare a mantenere in attività i cantieri, effettuando gli interventi necessari


ROMA - Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha confermato oggi la valenza strategica degli Arsenali della Marina Militare ai fini della sicurezza nazionale, per garantire il buon funzionamento della Flotta e, in particolare, dello Stabilimento di Taranto, parte integrante della più importante base navale italiana. Il governo, si riferisce in un comunicato della Difesa, intende perseguire una decisa politica di adeguamento dell’intero settore, all’interno della quale garantire il pieno ripristino delle condizioni operative dell’Arsenale di Taranto ove negli anni non si sono realizzate le condizioni per interventi risolutori. A tale scopo, il ministro La Russa ha anticipato i termini del mandato del Comitato Area Industrie Difesa per presentare le linee d’azione sulle quali confrontarsi con tutti i soggetti interessati per avviare una soluzione definitiva organica per l'intero settore industriale della Difesa. Nell’immediato, si spiega nel comunicato, le misure più urgenti per fronteggiare l’emergenza della sospensione delle lavorazioni industriali a Taranto, cui il nuovo Esecutivo ha messo mano con sollecitudine, prevedono di accelerare la prosecuzione del Piano già avviato dalla Marina e, in particolare, degli interventi per la messa a norma di infrastrutture ed impianti, con adeguati finanziamenti ed anche mediante procedure straordinarie e misure normative, in via di definizione. Quanto al paventato blocco delle lavorazioni, il ministro della Difesa, con prioritaria attenzione alla salvaguardia occupazionale dei lavoratori e con l’auspicio di poter effettuare gran parte delle medesime a Taranto, ha disposto la limitazione delle ridislocazioni in altre sedi, sospendendo quelle delle unità “Espero” e “De la Penne”, limitando il trasferimento, in via eccezionale, al solo sommergibile “Gazzana”, che necessita di interventi in bacino di carenaggio. Per quanto riguarda il Tavolo Istituzionale per Taranto, al quale la Difesa ha partecipato e parteciperà attivamente particolare attenzione verrà assicurata perché in tale contesto possano essere rese disponibili specifiche misure finanziarie per sostenere il piano di risanamento anche nei prossimi anni.

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